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Covid e caldo, con l’estate aumentano i rischi per il cuore. Come proteggersi

Pubblicato: 27/07/2024 10:47

Gli italiani, soprattutto i più fragili, sono minacciati da un mix pericoloso: caldo e Covid. Questo binomio amplifica i sintomi come mal di testa, affaticamento e difficoltà respiratorie, con un impatto immediato sulla salute del cuore. Lo spiega Bruno Trimarco, docente emerito di Cardiologia all’università Federico II di Napoli. Il caldo ha un impatto importante sui pazienti colpiti dal Covid, sia nella fase acuta sia nel post-infezione, il cosiddetto Long Covid. Temperature alte amplificano i sintomi dell’infezione e aumentano lo stress sul cuore.
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Chi rischia di più

I più a rischio sono anziani, bambini e malati cronici, già vulnerabili a caldo e Covid singolarmente. La letteratura scientifica documenta che il caldo estremo rappresenta un rischio per il cuore, causando dolore al petto, infarti e morte improvvisa. Con il caldo eccessivo, si può avere una riduzione della pressione arteriosa per la dilatazione dei vasi sanguigni e perdita di liquidi con sudorazione, aumentando il pericolo di disidratazione. In alcuni pazienti, la pressione arteriosa può invece aumentare in modo improvviso e incontrollato. I sintomi comuni includono tachicardie, palpitazioni, vertigini e affanno.

Il Covid si associa a sintomi simili a quelli del caldo, come stanchezza, nebbia cerebrale, affanno e mal di testa. Covid-19 innesca processi infiammatori che colpiscono le cellule endoteliali, cioè le cellule che rivestono l’interno del cuore e dei vasi sanguigni. Questo porta a stress ossidativo, infiammazione, alterazione dei battiti e compromissione della capacità di pompare il sangue e l’ossigeno ai tessuti. Le persone con Covid hanno un rischio maggiore del 55% di subire un evento cardiovascolare grave come infarto, ictus o morte e maggiori probabilità di sviluppare aritmie o miocardite.

I rimedi

Per scongiurare gli effetti combinati di caldo e Covid servono contromisure. No agli integratori fai da te, sì a docce fresche e al consumo programmato di acqua. Bisogna bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno anche se non si ha sete. Stanchezza e debolezza possono indurre a usare integratori, ma la maggioranza sono inutili contro il Covid. Uno studio pubblicato su “eClinicalMedicine” promuove un mix di arginina e vitamina C. L’arginina stimola la produzione di ossido nitrico, che favorisce la funzione vascolare. La vitamina C, grazie a una nanotecnologia, antagonizza lo stress ossidativo e migliora il rimodellamento vascolare, con effetti benefici sulla funzionalità cardiaca e su tutto l’organismo.

Altri consigli: evitare di uscire se positivi al Covid per non contagiare gli altri e per proteggersi dal caldo; mantenere la casa fresca, sfruttando l’aria notturna e usando tapparelle o persiane durante il giorno; spegnere i dispositivi elettrici non necessari; usare abiti e lenzuola leggeri e larghi; evitare bevande zuccherate, alcoliche o contenenti caffeina che possono peggiorare i sintomi e interagire con i farmaci.

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