Matteo Mazza aveva 37 anni ed era uno sportivo appassionato di base jumping. Il 13 luglio, durante un lancio in Norvegia, ha perso la vita.
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Il base jumping è uno sport estremo che prevede il lancio nel vuoto da varie superfici, come rilievi naturali, edifici o ponti, per poi atterrare con un paracadute. Nonostante la sua grande esperienza e attenzione ai dettagli, qualcosa è andato storto a livello tecnico. Matteo si è schiantato al suolo ed è morto sul colpo.
“Siamo sconvolti dal dolore”
La comunità di Orsago, in provincia di Treviso, dove Matteo viveva con la famiglia, è sconvolta dalla tragedia. «Siamo senza parole di fronte alla scomparsa improvvisa di Matteo. Come amministrazione ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento di dolore», ha dichiarato Giancarlo Mion, il sindaco di Orsago.
Matteo lascia i genitori Maura e Antonio e i fratelli Alessandra, Riccardo e Olimpia. Le sue spoglie sono ancora in Norvegia, ma la famiglia e la comunità si sono riunite sabato 27 luglio al centro polifunzionale “Don Antonio Possamai” di Orsago per un momento di ricordo. La morte di Matteo Mazza ha lasciato un vuoto incolmabile in chi lo conosceva. La sua passione per lo sport estremo era contagiosa e la sua perdita è un duro colpo per la comunità. La famiglia, gli amici e i concittadini continueranno a ricordare Matteo per il suo coraggio e il suo spirito avventuroso.