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L’invito a cena, le promesse di aiuto per l’esame e poi l’orrore: finanziera violentata dal suo capitano

Pubblicato: 28/07/2024 13:38

Un invito a cena, qualche bacio, poi lo stupro. Un capitano della Guardia di Finanza è accusato di violenza sessuale e lesioni aggravate su un’allieva di 20 anni. La ragazza ha denunciato l’uomo, ora indagato dalle procure di Roma e L’Aquila.
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La promessa di aiuto e la violenza

La ragazza, di origini campane, sarebbe stata adescata dal capitano con la promessa di aiuti per superare gli esami. L’incontro è avvenuto a L’Aquila, dove il capitano, un 33enne siciliano, ha invitato la giovane a cena. Dopo alcuni baci consenzienti, l’uomo è passato alla violenza. La ragazza ha rifiutato le sue avances, ma è stata aggredita e costretta a subire atti sessuali. Il capitano l’ha presa per i capelli, spinta con la testa sul tavolo e colpita con forza. “Questo è solo un assaggio di quello che ti farò provare se sabato non ti farai punire”, le avrebbe detto.

Anche tre colleghi del capitano sono nei guai. In una chat WhatsApp, dove si parlava spesso delle allieve della scuola di finanzieri, hanno commentato la violenza sessuale. Il comando generale della Guardia di Finanza ha avviato un’indagine interna e disposto il trasferimento del capitano e degli altri militari coinvolti.

La reazione della vittima

La vittima sta affrontando un periodo difficile ma è pronta a fornire una ricostruzione dettagliata dei fatti. Il suo legale, Francesco Vetere, afferma che la vicenda è incresciosa e sottoposta all’attento vaglio della procura aquilana. La ragazza potrebbe essere nuovamente ascoltata dai magistrati di L’Aquila e forse anche dalla procura militare. Il Comando generale della Guardia di Finanza ha avviato le proprie indagini disponendo il trasferimento sia del capitano, sia degli altri militari che erano venuti a conoscenza degli episodi.

La ragazza potrebbe ora essere ascoltata di nuovo dagli inquirenti. Possibile l’intervento ulteriore della procura militare. Per il momento gli avvocati che difendono il capitano indagato, Cesare Placanica e Maria Leone, preferiscono non commentare “restando fiduciosi sull’esito dell’indagine”. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare anche gli ufficiali che prenderanno il posto di quelli trasferiti e assegnati a svolgere incarichi operativi in altre regioni.

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