L’orsa Kj1, presenza abituale nei boschi del Trentino, è stata abbattuta. La decisione è stata presa dalla Provincia autonoma di Trento, guidata dal presidente Maurizio Fugatti. Dopo aver firmato un decreto di abbattimento, Fugatti ha ordinato l’intervento del Corpo forestale trentino, che ha localizzato e abbattuto l’animale nei boschi sopra Padaro di Arco. Kj1 aveva 22 anni ed era l’orsa più anziana del territorio.
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La decisione è arrivata dopo un incidente in cui l’orsa aveva aggredito un turista francese di 43 anni, lo scorso 16 luglio, a Naroncolo. L’orsa era già nota per almeno sette interazioni con l’uomo, che l’hanno portata a essere classificata come “ad alto rischio” secondo il Pacobace. Questo livello di pericolosità è stato confermato anche dall’Ispra, l’istituto che monitora l’ambiente e le specie selvatiche in Italia. Ma il Tar aveva bocciato l’ordinanza di abbattimento.
L’abbattimento di Kj1
Il presidente Fugatti aveva emesso il decreto in tarda notte, una scelta che ha suscitato reazioni forti da parte di vari esponenti del mondo politico e della difesa degli animali. Tra i più critici, Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, ha espresso il suo sdegno sui social media. Ha accusato Fugatti di aver agito in modo crudele e subdolo, firmando il decreto in un momento in cui il Tar non avrebbe potuto intervenire per fermare l’abbattimento.
L’abbattimento di Kj1 ha sollevato un acceso dibattito sull’equilibrio tra sicurezza pubblica e tutela degli animali. La comunità si divide tra chi sostiene che l’intervento fosse necessario per la sicurezza delle persone e chi ritiene che ci fossero alternative meno drastiche. In ogni caso, la morte dell’orsa segna la fine di una lunga controversia e riapre la discussione sulla gestione degli animali selvatici nel nostro paese.
La protesta di Michela Brambilla
“Vergogna! Fugatti ha mandato i suoi sicari ad uccidere mamma orsa! Poco fa, di notte, ha firmato il decreto di abbattimento di KJ1… Quando il Tribunale amministrativo non può intervenire. Vergogna, vattene!”.
Questo il post vibrante pubblicato su Facebook dall’ex parlamentare e attivista per i diritti degli animali.