
Scatta l’allarme in Italia dopo il primo caso di morte sospetta provocata dalla Chikungunya, un’infezione trasmessa dalle zanzare tigre. Al momento non si hanno troppi particolari ma, secondo quanto riporta l’Ansa, la vittima dovrebbe essere una donna di circa 70 anni, deceduta nell’ospedale All’Angelo di Mestre.
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Quello appena citato potrebbe essere anche il primo caso di infezione trasmessa direttamente nel nostro Paese. Da gennaio scorso ci sono stati altri cinque casi di Chikungunya accertati in Italia. Ma erano tutti di persone che avevano contratto l’infezione all’estero. Per maggiore sicurezza sono state disposte disinfestazioni nelle zone abitate dalla donna.

Ad ogni modo, non è la prima volta che si parla di Chikungunya in Italia. Questa infezione provocata dalle zanzare tigre era infatti già stata registrata nel nostro Paese nel 2007, con alcuni casi in Emilia Romagna. Poi, ancora, nel 2017, quando l’infezione era comparsa in alcuni Comuni di Lazio e Calabria.
Come si trasmette l’infezione da Chikungunya
L’infezione Chikungunya è stata registrata fino a questo momento in 110 Paesi del mondo. Si presenta con due sintomi fondamentali. Il primo è la febbre. Il secondo provoca forti atralgie, dolori articolari. Il nome Chikungunya in lingua Kimakonde vuol dire “ciò che contorce”. Altri possibili sintomi sono nausea, brividi e mal di testa. Questo virus non si può però trasmettere direttamente da individuo a individuo. Il processo di trasmissione avviene quando una zanzara punge un soggetto già infettato. Il virus poi ha tempo per replicarsi all’interno della zanzara che lo trasmetterà quando pungerà un altro soggetto.