Un grido d’allarme risuona forte e chiaro: i giovani sono sempre più colpiti dal cancro. Un trend drammatico, denunciato da esperti internazionali, trova oggi conferma in un ampio studio dell’American Cancer Society (Acs). Il report, pubblicato su ‘The Lancet Public Health’, mette in luce una realtà inquietante: la Generazione X e i Millennial hanno un rischio maggiore di ammalarsi di ben 17 tumori rispetto alle generazioni più anziane. Tra questi, il cancro al seno, il cancro al pancreas e il cancro allo stomaco.
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Ma non finisce qui. Oltre all’aumento dei casi, tra i giovani si registra anche un incremento della mortalità per tumori al fegato (nelle donne), all’utero, alla cistifellea, ai testicoli e al colon-retto.
L’analisi è stata condotta su un vasto campione: i dati di incidenza provengono da oltre 23,6 milioni di pazienti con diagnosi di 34 tipi di cancro, mentre i dati di mortalità riguardano oltre 7,3 milioni di decessi causati da 25 neoplasie. Queste informazioni sono state raccolte dalla North American Association of Central Cancer Registries e dal National Center for Health Statistics per persone di età compresa tra 25 e 84 anni, nel periodo dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2019.
I dati allarmanti
Gli autori dello studio hanno osservato un pattern preoccupante: nei gruppi di nascita che si succedevano di 5 anni in 5 anni a partire dal 1920, i tassi di incidenza aumentavano progressivamente. Per esempio, nei nati nel 1990, il rischio di sviluppare tumori al pancreas, al rene e all’intestino tenue era doppio o triplo rispetto ai nati nel 1955.
Inoltre, i tassi di incidenza aumentavano nelle coorti più giovani per 9 altri tumori, dopo un calo nei gruppi più anziani. Tra questi, il cancro al seno positivo al recettore degli estrogeni, il cancro all’utero, il cancro al colon-retto, il tumore allo stomaco non-cardias, il cancro alla cistifellea, quello ovarico, quello ai testicoli, quello anale nei maschi e il sarcoma di Kaposi sempre nei maschi.
L’aumento del tasso di incidenza delle diverse neoplasie, nel gruppo di nascita 1990 rispetto alla coorte con tasso di incidenza più basso, variava dal +12% per il cancro all’ovaio al +169% per quello all’utero.
La situazione è chiara: la battaglia contro il cancro non è più solo un problema delle generazioni più anziane. I giovani, oggi, si trovano in prima linea in questa lotta, i dati parlano chiaro.