Borse in picchiata anche nella prima seduta della settimana, con i listini europei tutti in discesa trascinati dal tonfo di Tokyo, che ha chiuso con un crollo del 12,40%. Si tratta del peggior risultato di tutti i tempi, un’ondata di cali delle piazze asiatiche che segue i tracolli che nei giorni scorsi hanno coinvolto le Borse europee e Wall Street: a finire penalizzati sono state soprattutto le grandi aziende del mondo dei microprocessori, a seguito di ridimensionamenti delle aspettative sull’intelligenza artificiale. La sudcoreana Seul, dopo alcune sospensioni degli scambi, segna un meno 9,38%. Perdite più lievi per le piazze cinesi: Shanghai segna un meno meno 1,43%, Hong Kong con meno 2,55%, Shenzhen meno 1,62%.
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Dopo il crollo delle Borse asiatiche, in particolare Tokyo e Seul, lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni ha aperto sui mercati telematici a 153 punti base rispetto ai 146 della chiusura della scorsa settimana, con il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,61%. Il bond italiano tiene, mentre è il tasso di quello quello tedesco che scende ampiamente in quanto «bene rifugio» in questo momento di forti tensioni, creando l’allargamento dello spread. In ribasso di circa 10 punti base anche i tassi dei titoli di Stato Usa.
Apertura in deciso calo per le Borse europee sulla scia del tonfo di Tokyo e delle piazze asiatiche. Milano, dopo aver toccato -4%, cede il 3,86% scendendo sotto la soglia dei 31mila punti: è la performance peggiore del Vecchio Continente. Segno meno per Parigi (-2,68%), Francoforte (-2,99%), Londra (-1,7%) e Madrid (-2,8%).