
Spaccatura nel centrodestra, con il il vertice di maggioranza tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani previsto per queste ore e rimandato per l’assenza di un accordo. La riunione potrebbe andare in scena mercoledì 7 agosto, a margine dell’ultimo Consiglio dei ministri previsto prima delle ferie. “Verrà fissato a breve”, si è limitata a dire il vicepremier Matteo Salvini. Nel frattempo, però, c’è incertezza sulle nomine per il nuovo cda della Rai. Si discute in privato anche sull’Election day per le prossime regionali e sulla questione legata al commissario di peso in Ue.
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La maggioranza, al momento, non sembra avere un’intesa sulla possibilità di procedere all’indicazione del nuovo board della Rai prima della pausa estiva. E potrebbe prendere corpo l’ipotesi di un rinvio delle nomine a settembre. I tempi sono strettissimi, visto che il 9 agosto inizia la pausa dell’attività parlamentare. A pesare, oltre che l’intesa da raggiungere per chiudere sui nomi e ‘accontentare’ le forze politiche che sostengono il governo (in primis la Lega che sarebbe esclusa dalle nomine di vertice), è la necessità del voto in commissione di Vigilanza per ratificare il presidente: qui servono i due terzi dei voti, il centrodestra ne ha solo 24 su 28 e le opposizioni si stanno compattando per disertare il voto.
Tra i temi al centro del confronto anche le prossime regionali. Inizialmente Giorgia Meloni sembrava orientata sull’election day del 17-18 novembre per Liguria, Umbria ed Emilia Romagna. Ora sembra aver cambiato idea: meglio evitare un accorpamento che rischia di amplificare “l’effetto spallata” a ridosso di una Finanziaria lacrime e sangue. Infine c’è da discutere la strategia per portare a casa il commissario pesante in Europa.