
Giovanni Malagò, presidente del Coni, ha espresso la sua preoccupazione per la strumentalizzazione politica del caso tra Imane Khelif e Angela Carini. Durante le Olimpiadi di Parigi, le polemiche sulla sessualità dell’atleta algerina hanno scatenato un’ondata di commenti politici. Tra questi, spiccano quelli di Ignazio La Russa, Donald Trump e Matteo Salvini. La vicenda ha distolto l’attenzione dai successi degli atleti azzurri, che hanno lavorato duramente per le loro medaglie. L’Iba, ente vicino all’ideologia di Putin, rivela Malagò, avrebbe fatto pressioni su Carini. Cos’è successo.
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Le pressioni dall’Iba su Carini
Malagò ha rivelato i retroscena prima dell’incontro di boxe. «Tutto viene strumentalizzato oggi dalla politica. A destra come a sinistra». Malagò poi rivela del confronto avuto con Carini in occasione dell’incontro al centro delle polemiche. In quell’occasione la pugile azzurra avrebbe ricevuto messaggi dai vertici della federazione mondiale di boxe, presieduta dal russo Umar Kremlev: «Angela mi ha mostrato le pressioni cui è stata sottoposta nei giorni precedenti l’incontro dall’Iba. Io le ho detto di non farci caso e di pensar solo a combattere».
Il Cio si è espresso sul caso
Sul caso della pugile algerina alla quale il Cio ha permesso di gareggiare, dopo lo stop dell’Iba ai Mondiali dell’anno precedente, Malagò glissa. «Non parlo di quello che non conosco. Ho ricevuto dalla massima autorità medica del Cio il documento sulla regolarità della partecipazione di Khelif al torneo. Il resto sono chiacchiere che hanno travolto Angela. Non lancio nessun j’accuse, ma non mi sorprendo affatto che la questione sia diventata politica».