L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) potrebbe dichiarare lo stato di emergenza sanitaria per il nuovo ceppo di vaiolo delle scimmie, noto come mpox. Questo ceppo, più pericoloso e mortale, si è diffuso oltre i confini della Repubblica Democratica del Congo. Recenti casi sono stati segnalati in Costa d’Avorio, Kenya e altri paesi africani. Il virus provoca malattie gravi e si trasmette anche attraverso contatti non sessuali.
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Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato di valutare la convocazione di un Comitato di emergenza per esaminare se l’epidemia di mpox debba essere dichiarata un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale. In un post pubblicato domenica, ha sottolineato l’importanza di questa valutazione.
Diffusione e dati dell’epidemia
Il nuovo ceppo di mpox appartiene al clade 1b. Questo ceppo è responsabile di malattie più gravi rispetto a quelle causate dall’epidemia del 2022. Da inizio anno, il virus ha causato oltre 13.791 casi (2.628 confermati e 11.163 sospetti) e 450 decessi nella Repubblica Democratica del Congo. Il virus si è diffuso anche in altri paesi africani. Il Sudafrica ha segnalato 22 casi di infezione e tre decessi. Anche l’Uganda ha riportato i primi due casi, entrambi di importazione.
Aumento dei casi in Africa
In un rapporto recente, i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa CDC) hanno riportato un aumento del 160% dei casi di mpox nel continente rispetto al 2023. La maggior parte dei casi, il 96%, è stata registrata nella Repubblica Democratica del Congo.
Differenze con l’epidemia del 2022
L’OMS aveva dichiarato lo stato di emergenza internazionale per l’epidemia di mpox nel 2022. Questa emergenza è durata da luglio 2022 a maggio 2023. L’epidemia è stata contenuta negli Stati Uniti e in Europa grazie all’uso di vaccini, che però non sono stati ampiamente disponibili nelle nazioni africane più povere. Tedros Adhanom Ghebreyesus ha evidenziato la necessità di maggiori finanziamenti e sostegno per una risposta globale all’emergenza.
Caratteristiche del nuovo ceppo
Il nuovo ceppo di vaiolo delle scimmie è una variante mutata del clade I. Si distingue dal ceppo originario per la presenza di mutazioni che indicano un adattamento del virus dovuto alla circolazione tra gli esseri umani. Le infezioni causate dalla nuova variante sono associate a una maggiore gravità della malattia e un più alto tasso di mortalità, che è circa il 5% negli adulti e il 10% nei bambini, rispetto allo 0,2% del clade II.
Trasmissione e sintomi
Il virus si trasmette da persona a persona attraverso il contatto con lesioni, fluidi corporei, goccioline respiratorie o materiali contaminati. Può essere trasmesso anche da animali infetti, attraverso il contatto con animali vivi o il consumo di carne di animali selvatici contaminata. I primi sintomi di vaiolo delle scimmie includono febbre, dolori muscolari e mal di gola, seguiti da eruzioni cutanee e rash delle mucose. L’ingrossamento dei linfonodi è comune. Bambini, donne incinte e persone con un sistema immunitario debole sono a più alto rischio di sviluppare complicazioni e morte. L’OMS sta monitorando attentamente la situazione e valuta le misure necessarie per contenere l’epidemia e proteggere la salute pubblica.