Omar Bassi, un ragazzo di 23 anni, ha perso la vita dopo un pestaggio avvenuto in una discoteca di Origgio, in provincia di Varese. L’episodio è accaduto sabato 20 luglio, durante una serata che doveva essere di festa, ma che si è trasformata in tragedia. Omar, insieme ai suoi amici e familiari, si trovava al DolceBeach per festeggiare un compleanno. La serata ha preso una piega drammatica, quando una discussione è scoppiata tra il fratello minore di Omar, Thomas, e un altro ragazzo.
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Il pestaggio
I buttafuori del locale sono intervenuti e, secondo il racconto dei testimoni, hanno colpito Thomas con un pugno, facendolo svenire. Omar ha cercato di difendere il fratello, ma questo ha scatenato la reazione violenta del gruppo di addetti alla sicurezza. In cinque lo hanno trascinato fuori dal locale e lo hanno colpito ripetutamente con calci e pugni, anche quando era già a terra. Gli amici e i parenti, terrorizzati, sono stati minacciati e bloccati dai buttafuori, impedendo loro di intervenire.
La prima visita e poi il malore fatale
Dopo quella notte, Omar ha iniziato a sentirsi male. Nonostante una visita al pronto soccorso dell’ospedale Sacco di Milano, dove ha atteso per oltre due ore, non è stato ricoverato. Due giorni dopo, si è recato all’ospedale di Garbagnate Milanese, dove i medici lo hanno visitato, ma senza rilevare lesioni interne evidenti. Il ragazzo lamentava cefalea e nausea, e i segni del pestaggio erano ancora visibili sul suo corpo.
Pochi giorni dopo, durante una vacanza in Calabria con la famiglia, Omar ha avuto un malore improvviso. Il dolore alla testa e al braccio si è fatto insopportabile, e i suoi genitori lo hanno portato all’ospedale di Locri, da cui è stato trasferito d’urgenza in elisoccorso agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Nonostante gli sforzi dei medici, Omar è morto la mattina di lunedì 5 agosto. I genitori, devastati dal dolore, hanno deciso di donare gli organi del figlio.
Il cordoglio di Bollate
La comunità di Bollate, dove Omar viveva, è sconvolta dalla notizia. Amici e conoscenti hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere i genitori e riportare la salma a Milano. I social sono pieni di messaggi di affetto e richieste di giustizia per Omar. Alcuni hanno iniziato a lasciare commenti sotto i post della discoteca, chiedendo chiarezza su quanto accaduto. La famiglia e gli amici non si danno pace e vogliono verità e giustizia per Omar, un ragazzo descritto da tutti come solare, buono, sempre pronto ad aiutare gli altri.
Ora si attende l’autopsia per chiarire definitivamente le cause della morte e il collegamento con il pestaggio subito. Intanto, la discoteca DolceBeach ha parzialmente chiuso i commenti sui propri profili social, e al momento non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali.