Il Pentagono ha confermato la presenza del sottomarino nucleare USS Georgia nel Mediterraneo, evidenziando la potenza militare degli Stati Uniti nella regione. Questo sottomarino, uno dei pochi che funge da base subacquea per il lancio di missili, è equipaggiato con 154 cruise Tomahawk, capaci di colpire obiettivi fino a circa 1.500 chilometri di distanza. Ogni missile porta una testata da 450 chili di esplosivo, rendendo il Georgia una minaccia significativa per qualsiasi avversario nel Medio Oriente.
Messaggio agli Hezbollah e l’Iran
La rivelazione di questa asset strategico non è casuale: gli Stati Uniti mirano a mandare un chiaro avvertimento all’Iran e agli Hezbollah libanesi. La pubblicizzazione di tali informazioni solitamente riservate segnala un allarme crescente per possibili rappresaglie da parte della milizia sciita.
L’USS Georgia fa parte del rafforzamento militare annunciato il 2 agosto dal ministro della Difesa, Lloyd Austin, volto a prevenire attacchi di ritorsione contro Israele. Oltre a partecipare a esercitazioni con incursori italiani e britannici, il sottomarino ha collaborato con la task force dei marines vicino a Cipro, esercitando l’integrazione con squadre esplorative marine per la precisione nei lanci di missili.
Preparativi aerei e difese missilistiche
Parallelamente alla presenza del sottomarino, i caccia americani, tra cui F22 Raptor, F15E Eagle e F16, sono stati dispiegati in aeroporti sauditi, giordani ed emiratini, pronti a intercettare eventuali attacchi con droni o cruise da parte di Teheran. Sono state posizionate anche batterie terra-aria Thaad, essenziali per intercettare missili balistici, noti per la loro velocità e traiettoria complessa. Durante un attacco notturno il 13 aprile, l’Iran ha lanciato diversi ordigni balistici, ma le difese hanno neutralizzato gran parte di questi, dimostrando l’efficacia dei sistemi difensivi installati.
Queste mosse rappresentano un chiaro messaggio di deterrenza e prontezza da parte degli Stati Uniti in un periodo di crescente tensione nel Medio Oriente.