La demenza, un insieme di condizioni drammatiche caratterizzate dal declino cognitivo e fisico, ha come forma più nota il morbo di Alzheimer. Questo disagio non è solo una questione individuale, ma un grave problema sociale e sanitario: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 55 milioni di persone nel mondo ne sono affette, un dato che impressiona! Ogni anno, 10 milioni di nuovi casi vengono diagnosticati e, se non interveniamo, il numero di malati triplicherà entro il 2050.
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Demenza, come ridurre i rischi
Adesso arriva però una notizia importante: un nuovo studio rivela che il rischio di demenza può essere ridotto e prevenuto fino al 45% modificando alcuni comportamenti. Gli scienziati britannici della Lancet Commission on dementia hanno identificato 14 fattori di rischio che possono fare la differenza nella vita di tutti noi. Cosa possiamo fare? Prima di tutto, è fondamentale puntare su una formazione adeguata durante l’infanzia. Un buon percorso educativo aiuta a plasmare il nostro cervello e a mantenere viva la nostra curiosità. Anche nella vita adulta è essenziale affrontare i problemi di udito e dire basta al fumo e all’abuso di alcol. Mantenersi attivi fisicamente, gestire il peso, tenere sotto controllo la pressione e i livelli di colesterolo sono passi cruciali.
Nella terza età, evitare l’isolamento sociale e curare i problemi di vista diventa fondamentale. Uno studio ha addirittura rivelato che vivere in aree inquinate aumenta del 40% il rischio di Alzheimer. Come affermano i promotori dello studio, se lavoriamo insieme come società, potremmo abbattere i casi di demenza quasi della metà! Questo è un messaggio di speranza, soprattutto per i Paesi a basso e medio reddito, dove il bisogno di interventi è ancora più sentito.
In conclusione, la battaglia contro la demenza inizia dalle piccole azioni quotidiane. Dobbiamo fare la nostra parte: seguire stili di vita sani, investire nella formazione, e lavorare insieme per un futuro più sano.