Le autorità cinesi hanno smantellato un vasto e inquietante traffico di cadaveri che ha sconvolto il Paese. Invece di essere cremati come previsto dalla legge, i corpi venivano illegalmente venduti a due grandi aziende produttrici di biomateriali, la Shanxi Osteorad Biomaterial Co e la Sichuan Hengpu Technology Co. Secondo le indagini, queste aziende avrebbero acquistato circa 4.000 cadaveri, generando profitti illeciti per quasi 53 milioni di dollari nel periodo compreso tra il 2015 e il 2023.
Il traffico coinvolgeva almeno sette province e una dozzina di regioni cinesi, dove i corpi venivano trasferiti, sezionati e conservati per essere poi utilizzati nella produzione di materiale per innesti ossei. Il caso ha portato alla luce una rete criminale che coinvolge almeno 75 persone, tra cui direttori di pompe funebri, medici e azionisti delle due società incriminate.
Shanxi Osteorad, fondata nel 1999 come filiale del China Institute for Radiation Protection di Taiyuan, è uno dei principali fornitori di innesti ossei in Cina. L’azienda opera in un mercato del valore di mezzo miliardo di dollari e ha legami con lo Stato. Il suo maggiore azionista possiede anche Sichuan Hengpu, un’azienda produttrice di dispositivi medici. Tuttavia, la crescita di Shanxi Osteorad è stata alimentata da pratiche illegali, tra cui la falsificazione dei certificati di donazione dei corpi, che permetteva all’azienda di ottenere i cadaveri senza il consenso necessario e di bypassare i controlli delle autorità.
Secondo le accuse, lo staff medico coinvolto e il personale delle pompe funebri, attraverso le quali passavano i corpi, non rispettavano le norme igienico-sanitarie nel trattamento delle salme. Le pompe funebri avrebbero intascato il denaro destinato alle cremazioni, vendendo poi i cadaveri alle aziende per la dissezione e lo stoccaggio. In alcuni casi, i corpi non reclamati dai familiari venivano utilizzati a scopo di lucro. I prezzi dei cadaveri variavano da 300 a 1.400 dollari ciascuno.
L’indagine è iniziata nel settembre 2021, quando l’Ufficio nazionale di revisione contabile della Cina ha avviato una ricerca sui guadagni irregolari negli ospedali universitari. Da allora, lo scandalo si è allargato, coinvolgendo diverse agenzie di pompe funebri e numerosi professionisti sanitari.
La Cina ha cercato negli ultimi anni di promuovere le cremazioni, specialmente con la dispersione delle ceneri in mare, per motivi ambientali. La pandemia ha complicato l’accesso ai riti tradizionali, portando a un aumento delle cremazioni. Questo contesto potrebbe aver favorito l’emergere del traffico di cadaveri, che ha sfruttato la vulnerabilità delle famiglie dei defunti e l’opportunità di guadagni illeciti.
La scoperta di questo mercato macabro ha scosso profondamente la società cinese, sollevando interrogativi sulla gestione dei cadaveri e sull’integrità delle istituzioni coinvolte. L’indagine continua, e si prevede che nuovi sviluppi potrebbero portare alla luce ulteriori dettagli su questa vicenda scioccante.