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L’Etna erutta di nuovo, esplosioni e molte colate: cosa sta succedendo

Pubblicato: 15/08/2024 00:03

L’Etna, il vulcano attivo più grande d’Europa, ha recentemente dato segni di una nuova fase parossistica. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Osservatorio Etneo, l’attività vulcanica al cratere Voragine ha subito un’intensificazione, evidenziata dalle riprese delle telecamere di sorveglianza. Questo cratere, noto per le sue manifestazioni eruttive, ha mostrato un aumento significativo dell’attività stromboliana, caratterizzata da esplosioni intermittenti di gas e materiale piroclastico.

Il modello previsionale elaborato dagli esperti indica che, in caso di emissione di una nube vulcanica, questa si disperderebbe principalmente in direzione est-sud-est (ESE), un’informazione cruciale per la sicurezza aerea e per le comunità locali.

Nell’ultima settimana, il vulcano ha registrato un progressivo aumento del tremore vulcanico, che è passato da valori bassi a medi, fino a raggiungere un repentino picco verso valori alti nel pomeriggio odierno. Questo tremore, che riflette il movimento del magma all’interno del vulcano, è stato localizzato a circa 3000 metri di quota, nella zona est della Voragine.

L’attività infrasonica, un altro indicatore chiave dell’attività vulcanica, rimane concentrata principalmente nel cratere Voragine. Tuttavia, il numero di eventi registrati e la loro ampiezza non hanno mostrato variazioni significative nelle ultime ore, suggerendo una stabilità relativa in questo parametro.

Sul fronte della deformazione del suolo, i dati rilevati dalla rete GNSS e dalla stazione dilatometrica DRUV non mostrano variazioni di rilievo, confermando che al momento non ci sono segni di un significativo accumulo di pressione magmatica. Tuttavia, la rete clinometrica, che misura le inclinazioni del suolo, ha registrato delle oscillazioni nella stazione CBD durante la giornata, segnalando possibili movimenti del terreno associati all’attività vulcanica.

In conclusione, l’Etna sta attraversando una fase di intensa attività, con particolare enfasi sul cratere Voragine. L’INGV continuerà a monitorare la situazione da vicino, fornendo aggiornamenti in tempo reale per garantire la sicurezza delle popolazioni circostanti e delle operazioni aeree. La situazione, sebbene sotto controllo, richiede attenzione e preparazione per eventuali sviluppi futuri.

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