Macchie di sangue nell’auto di Alex Marangon, il giovane barman veneziano di 26 anni, trovato senza vita alla fine di giugno. Il giovane aveva partecipato a un rito sciamanico nell’abbazia di Santa Bona a Vidor, in provincia di Treviso. Le indagini si concentrano ora su un elemento nuovo e inquietante: il ritrovamento di tracce che sembrano essere di sangue nella sua ‘auto di Alex. A rinvenirle sono stati i genitori, che hanno avvisato gli inquirenti.
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La scoperta dei genitori
Sabrina e Luca Marangon, i genitori del giovane, hanno notato la macchia rossa nel veicolo parcheggiato fuori dall’abbazia. Immediatamente hanno allertato gli investigatori, che hanno sequestrato l’auto per eseguire i rilievi necessari. Solo l’analisi degli esperti potrà confermare se si tratta effettivamente di sangue e, in tal caso, se appartiene ad Alex.
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L’intera vicenda si complica ulteriormente con questa scoperta. Finora, i curanderos che hanno guidato il rito sciamanico sono sotto accusa, ma continuano a proclamarsi innocenti. Nel frattempo, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, anche se restano ancora molti dubbi da chiarire.
Gli esami tossicologici
L’esame tossicologico sul corpo di Alex sarà determinante per capire se quella notte abbia assunto droghe o altre sostanze. I partecipanti al rito, ad eccezione dei curanderos, sono stati sottoposti all’esame del capello per verificare l’uso di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione all’ayahuasca, nota per i suoi potenti effetti allucinogeni. Mentre la famiglia di Alex cerca risposte, l’intera comunità resta col fiato sospeso, in attesa di scoprire la verità su una morte che continua a essere avvolta nel mistero.