Un momento delicatissimo, questo, per la Russia di Putin. Con l’offensiva di Kursk che ha inferto un duro colpo alla credibilità della propoganda putiniana, tutta incentrata sull’idea che l’esercito di Mosca sia inarrestabile e la guerra già segnata. Ecco, allora, che proprio a causa degli scossoni recenti il presidente potrebbe rispolverare un suo vecchio cavallo di battaglia: secondo gli analisti bellici, Putin sarebbe pronto a esibire il famigerato Skyfall, un missile del quale si era già parlato in passato ma che era poi finito nel dimenticatoio, coperto da una fitta coltre di silenzio.
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Il presidente russo sarebbe sempre più tentato dalll’esibizione di un’arma praticamente senza precedenti: un missile a propulsione nucleare. un ordigno spinto cioè da una sorgente atomica miniaturizzata, che gli permetterebbe di restare in volo per un tempo illimitato prima di scagliarsi sull’obiettivo. Il vero nome dell’arma è in realtà 9M730 Burevestnik: a ribattezzarla “Skyfall“, come il celebre film di 007 accompagnato dalla colonna sonora di Adele, era stata la Nato.
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Il missile Burevestnik parte attraverso booster a propellente solido, stando alle notizie emerse in passato dai test, per poi attivarsi con la propulsione nucleare. Capace di una gittata illimitata e teoricamente per molte ore di volo, il missile può raggiungere la destinazione con la sua testata nucleare compiendo rotte molto diverse, più lunghe, e più difficili da intercettare. Inoltre, il suo nome russo, Burevestnik, che indica quello che per noi è la “procellaria”, identifica un’altra caratteristica: quella di volare sfiorando le onde.
Tutte caratteristiche che rendono l’arma difficilissima da intercettare, almeno sulla carta, visto che il suo impiego in un reale contesto bellico è stato, almeno ufficialmente, sempre rinviato. Proprio per il suo impatto scenico, però, il missile potrebbe ora tornare di stretta attualità nella propaganda putiniana, alla ricerca di un immediato colpo a effetto.