Il vaiolo delle scimmie, conosciuto come Mpox, potrebbe presto raggiungere l’Italia, ma non c’è motivo di panico. Le autorità sanitarie italiane sono pronte a fronteggiare la situazione, con strumenti efficaci per identificare e isolare i casi che potrebbero emergere. L’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC) ha lanciato un avvertimento: è probabile che l’infezione, attualmente diffusa in Africa, raggiunga anche l’Europa. Il rischio di una diffusione su larga scala rimane basso, grazie alla possibilità di individuare rapidamente i casi importati.
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In risposta all’allarme, il Ministero della Salute ha rafforzato la sorveglianza sul territorio italiano. Il vaiolo delle scimmie, che si manifesta con febbre, dolori e lesioni cutanee, si diffonde principalmente attraverso contatti diretti o rapporti sessuali. La trasmissione per via aerea, come avveniva con il Covid, non sembra essere un rischio concreto in questo caso.
Migliaia di casi in Congo
In Africa, il virus ha colpito duramente, soprattutto nella Repubblica Democratica del Congo, dove si sono registrati migliaia di casi e centinaia di decessi. L’infezione ha colpito in particolare gruppi vulnerabili, come le prostitute e i camionisti, dove l’HIV è più diffuso, e si è diffusa rapidamente anche tra i bambini.
Nonostante la situazione in Congo, il rischio in Italia rimane limitato. Un vaccino contro il Mpox è già disponibile, anche se in quantità ridotte. Le autorità italiane, insieme agli esperti del settore, monitorano attentamente la situazione, pronti a intervenire se necessario.
A rischio soprattutto i più piccoli
La nuova variante del virus, identificata in Africa all’inizio dell’anno, si è rivelata più contagiosa e pericolosa, soprattutto per i bambini. Gli esperti rassicurano: in Italia, con il nostro sistema sanitario e le misure di controllo attive, il rischio rimane sotto controllo. Anche se l’arrivo del vaiolo delle scimmie in Italia è probabile, le autorità e gli esperti sono preparati. L’importante è rimanere informati, seguire le indicazioni delle autorità sanitarie e non farsi prendere dal panico. La situazione è sotto controllo, e i rischi per la popolazione sono limitati.