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Lecce, al pronto soccorso con vomito e dolori ma viene rimandata a casa: operata per tumore il giorno dopo in un altro ospedale

Pubblicato: 19/08/2024 20:28

Una donna di 60 anni si era presentata al pronto soccorso dell’ospedale di Galatina con sintomi preoccupanti: vomito persistente e dolori addominali intensi che le impedivano persino di alimentarsi. Nonostante queste condizioni, era stata dimessa senza ulteriori esami diagnostici. Il giorno successivo, la donna si è recata nuovamente in ospedale, questa volta a Scorrano, dove è stata sottoposta a una Tac. L’esame ha rivelato la presenza di un tumore all’altezza dell’intestino, fino a quel momento non diagnosticato. A causa della gravità della situazione, è stata ricoverata d’urgenza e sottoposta a un intervento chirurgico.
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Mobilitato il NIRS

A seguito di questo episodio, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha ordinato un’ispezione da parte del NIRS (Nucleo Ispettivo Regionale Sanità) per fare chiarezza su quanto accaduto tra il 5 e il 6 agosto. L’obiettivo dell’ispezione è comprendere se siano stati seguiti correttamente i protocolli medici nel primo intervento a Galatina, dove non era stata individuata la grave patologia che ha poi portato al ricovero d’urgenza.

«Ho deciso – ha dichiarato Emiliano – di chiedere al NIRS se a Galatina siano stati seguiti tutti i protocolli e i regolamenti, perché in caso contrario possano essere presi tutti provvedimenti sia contro chi abbia eventualmente sbagliato, sia perché casi del genere non avvengano più». Il presidente ha poi aggiunto parole di apprezzamento per il personale medico di Scorrano: «Tuttavia voglio comunque ringraziare i sanitari dell’ospedale di Scorrano per la loro attenzione e professionalità. Proseguiamo a seguire con attenzione ogni segnalazione valida e cerchiamo di non far restare solo nessuno».

L’ispezione punta dunque a verificare eventuali errori o mancanze nel primo intervento, garantendo che situazioni simili non si ripetano. Il caso ha sollevato preoccupazione tra i cittadini locali, richiamando l’attenzione sulla necessità di un’assistenza sanitaria tempestiva e adeguata, soprattutto di fronte a sintomi gravi come quelli riportati dalla paziente. La situazione è ora sotto stretta osservazione da parte delle autorità sanitarie regionali.

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