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Muore dopo un lifting ai glutei, la sorella: “Quella clinica è una macelleria”, cosa le hanno fatto

Pubblicato: 19/08/2024 12:39

Quella che doveva essere una semplice procedura estetica si è trasformata in un incubo per Leanne Brown, 40 anni, e sua sorella Kaydell, 38 anni. Le due donne erano partite da Sheffield dirette a Istanbul, attratte dai prezzi accessibili offerti dalla Clinic Expert per una serie di interventi estetici. Ma ciò che prometteva di essere un viaggio per migliorare l’aspetto fisico si è concluso in tragedia, con Kaydell che ha perso la vita sul tavolo operatorio.

“Erano le 9:30 quando Kaydell è stata operata, quella è stata l’ultima volta che l’ho vista”, ha raccontato Leanne con la voce rotta dal dolore. Le due sorelle avevano prenotato un lifting ai glutei, un’addominoplastica e un intervento al seno, tutto per un totale di 5.400 sterline a testa. Un affare se paragonato ai costi nel Regno Unito, dove la stessa procedura avrebbe potuto costare fino a 15.000 sterline. Ma quel risparmio si è rivelato fatale.

Leanne ha aspettato fuori dalla sala operatoria, ma man mano che il tempo passava, l’ansia ha iniziato a crescere. “Ho chiesto un paio di volte dove fosse mia sorella, quanto sarebbe rimasta, e continuavano a dire che sarebbe tornata presto,” ha ricordato. Poi, la terribile verità: “A un certo punto ho sentito bussare. Tre persone sono entrate e hanno detto: ‘Puoi venire con noi, per favore?’ Mi hanno portato in una stanza e hanno iniziato a parlare di complicazioni. Ho capito subito e ho chiesto: ‘È morta mia sorella?’ E loro hanno risposto, ‘Mi dispiace, ma sì.’”

Il Pericoloso Richiamo del Turismo Estetico

La morte di Kaydell non è un caso isolato. Secondo il Foreign Office, dal 2019, 28 cittadini britannici sono deceduti dopo essersi sottoposti a interventi di chirurgia estetica in Turchia. Prezzi bassi, pacchetti allettanti e promozioni sui social media attirano ogni anno migliaia di persone, ignare dei rischi che si nascondono dietro queste offerte. Dietro la facciata di cliniche moderne e professionali, spesso si celano team medici non adeguatamente preparati e strutture incapaci di gestire le emergenze.

Leanne, devastata dalla perdita della sorella, ha descritto la clinica di Istanbul come una “macelleria temporanea che deve essere chiusa”. La rabbia e la frustrazione di Leanne sono esplose quando, dopo aver ricevuto la notizia della morte della sorella, le è stata semplicemente consegnata una busta con il rimborso del denaro speso. “Non mi hanno nemmeno permesso di vedere il corpo di Kaydell,” ha detto, aggiungendo che la clinica ha rapidamente organizzato il volo di ritorno per il Regno Unito.

Un Appello alla Prudenza

La tragedia di Kaydell Brown ha sollevato nuove preoccupazioni sulla sicurezza dei pazienti che decidono di recarsi all’estero per interventi estetici. Un portavoce del Dipartimento della Salute e dell’Assistenza Sociale del Regno Unito ha espresso le condoglianze alla famiglia, ribadendo l’importanza di informarsi adeguatamente prima di sottoporsi a qualsiasi procedura medica all’estero. “Invitiamo chiunque stia pensando di sottoporsi a una procedura estetica all’estero a informarsi sul trattamento in questione, sulle qualifiche del proprio medico e sulle normative in vigore nel paese in cui si sta recando,” ha dichiarato.

Ogni anno, oltre un milione di stranieri visitano la Turchia per interventi medici, attratti dai costi ridotti. Tuttavia, le conseguenze possono essere devastanti, non solo in termini di vite perse, ma anche per il Servizio Sanitario Nazionale britannico, che ha speso quasi 5 milioni di sterline dal 2018 per interventi di chirurgia correttiva su pazienti tornati dall’estero con complicazioni.

Il sogno di Kaydell Brown di migliorare il suo aspetto è finito in tragedia, un duro monito per chiunque stia pensando di intraprendere un percorso simile. La sua storia ricorda che, quando si tratta di salute e sicurezza, nessun risparmio economico può valere il rischio della propria vita.

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