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Bayesian, gli esperti: “È una piccola Concordia”, chi sono i dispersi intrappolati sott’acqua

Pubblicato: 20/08/2024 10:38

Le ricerche dei sei dispersi a seguito dell’affondamento del veliero Bayesian, avvenuto ieri al largo di Palermo, continuano senza sosta, ma le operazioni sono estremamente complesse. Gli speleo sub dei Vigili del Fuoco, che sono entrati nel relitto del veliero di 50 metri, hanno descritto una scena che ricorda una “Concordia in piccolo”, con spazi ridotti e ostacoli che rendono ogni movimento un’impresa.
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Dopo la prima immersione, durante la quale è stato recuperato un corpo all’esterno della nave. Luca Cari, responsabile della comunicazione in emergenza del comando generale dei Vigili del Fuoco, ha delineato le sfide che le squadre stanno affrontando. “A quella profondità, i sub possono rimanere sott’acqua per un massimo di 12 minuti, con soli 10 minuti effettivi per le ricerche, dato che due minuti sono necessari per scendere e risalire,” ha spiegato Cari.

Le difficoltà non si limitano al tempo. All’interno del veliero, gli spazi sono incredibilmente angusti, e avanzare è complicato, soprattutto quando si incontrano ostacoli. “È molto difficile trovare dei percorsi alternativi,” ha continuato Cari. Finora, i sub sono riusciti a ispezionare solo il ponte di comando, che è pieno di cavi elettrici, senza trovare alcun corpo.

Dall’esterno, la visibilità all’interno dello yacht è praticamente nulla, rendendo ancora più arduo il compito dei soccorritori. Tuttavia, i Vigili del Fuoco stanno facendo tutto il possibile per individuare un punto sicuro da cui continuare le ricerche. “Abbiamo individuato una vetrata che potrebbe permetterci di entrare,” ha detto Cari. “Ma è chiusa dall’interno e spessa 3 centimetri, quindi dobbiamo prima rimuoverla per poter avanzare meglio all’interno.”

Il tempo stringe, e con esso cresce l’angoscia per i dispersi. Le operazioni di ricerca continuano in condizioni estremamente difficili, con i soccorritori che lavorano instancabilmente per cercare di portare alla luce i corpi delle vittime. Il veliero Bayesian, un tempo simbolo di lusso e avventura, giace ora sul fondo del mare, al centro di un dramma che ha colpito profondamente non solo le famiglie coinvolte, ma l’intera comunità.

Mentre le ricerche proseguono, resta alta la speranza che gli sforzi dei soccorritori possano dare risposte definitive e, almeno, permettere un ultimo addio ai dispersi. Le operazioni subacquee, tuttavia, restano un compito arduo e pericoloso, in una situazione che richiede il massimo della perizia e del coraggio.

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Ultimo Aggiornamento: 21/08/2024 07:09