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Donna ereditiera scomparsa a Madrid si cerca nel Vicentino: arrestato il marito

Pubblicato: 21/08/2024 22:25

Madrid, Miami e Cogollo del Cengio, un piccolo comune in provincia di Vicenza, sono i punti chiave di un intricato caso internazionale che vede coinvolte diverse forze di polizia, tra cui la squadra mobile di Vicenza, la polizia scientifica e un team di investigatori spagnoli, sotto la supervisione dell’FBI. Questa mattina, in seguito a un’ordinanza del sindaco, è stata chiusa una strada sterrata circondata da boscaglia lungo la vecchia via del Costo, che collega la pianura berica all’Altopiano di Asiago. L’area è al centro di una vasta operazione di ricerca, con l’ausilio di cani molecolari e una ruspa, alla ricerca dei resti di Ana Maria Henao Knezevich, un’ereditiera quarantenne originaria della Colombia e residente da 18 anni negli Stati Uniti.
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La storia della spedizione di Ana Maria

Ana Maria era arrivata a Madrid nel dicembre 2023, fuggendo da un difficile divorzio dal marito, David Knezevich, con cui era stata sposata per 13 anni. Knezevich, di origini serbe ma cittadino statunitense, è stato arrestato all’aeroporto di Miami dopo un volo da Belgrado, sospettato di essere coinvolto nel sequestro e nella scomparsa della moglie. Il 10 giugno, è comparso davanti a un giudice in Florida per rispondere alle accuse. Ana Maria è scomparsa il 2 febbraio mentre si trovava a Madrid con un’amica, e da allora non si hanno più sue notizie.

Secondo alcune fonti investigative statunitensi, Knezevich avrebbe fornito indicazioni su dove cercare il corpo della moglie. Di conseguenza, le autorità americane avrebbero chiesto alle polizie spagnole e italiane di avviare le ricerche in un’area boschiva lungo la strada del Costo a Cogollo del Cengio. Per tutto il giorno, il vicequestore Lorenzo Orestesi, insieme a due poliziotti spagnoli, alla squadra scientifica della Questura di Vicenza, e con il supporto dei vigili del fuoco, ha perlustrato l’area, ma finora senza risultati concreti. Le ricerche riprenderanno domani in questa zona, caratterizzata da una fitta vegetazione che rende difficoltosa l’individuazione di un possibile luogo di sepoltura.

Cosa conteneva la grossa valigia?

David Knezevich e Ana Maria avevano avviato negli Stati Uniti diverse imprese redditizie, tra cui attività di affitto di appartamenti turistici e di materiale informatico, che avevano generato profitti milionari. La divisione di questo patrimonio, di cui Ana Maria rivendicava il 50%, è ritenuta dagli inquirenti il possibile movente economico dietro il presunto crimine. Le indagini condotte dalla sezione per la violenza di genere del Tribunale di Madrid hanno evidenziato che Knezevich potrebbe essere entrato nell’appartamento di Ana Maria a Madrid travestito con un casco da motociclista. Le telecamere di sicurezza lo avrebbero ripreso mentre entrava nell’edificio e ne usciva con una grande valigia, che si sospetta contenesse il corpo della moglie. Knezevich ha sempre negato di essere stato a Madrid o sulla scena del crimine. La polizia spagnola, supportata da colleghi di diversi Paesi, ha tracciato un percorso che suggerisce che Knezevich potrebbe essere passato anche per l’Italia durante il periodo della scomparsa.

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