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Bayesian, indagine per omicidio plurimo e naufragio colposi: “Cercavano bolle d’aria prima di morire”

Pubblicato: 24/08/2024 11:27

Il naufragio della nave Bayesian al largo di Porticello, Palermo, è attualmente oggetto di indagine da parte della Procura di Termini Imerese. Il procuratore capo Ambrogio Cartosio ha confermato l’apertura di un fascicolo, che al momento non è rivolto contro persone specifiche, ma ipotizza i reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. “Siamo solo all’inizio delle indagini”, ha spiegato Cartosio, sottolineando che potrebbero emergere sviluppi di vario genere.
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“Si è trattato di un evento repentino e improvviso”. Lo ha detto il pm di Termini Imerese Raffaele Cammarano che coordina le indagini sul naufragio del Bayesian. “Al momento non abbiamo la certezza che ci sia una scatola nera – ha aggiunto – In questa fase si era puntato sulla ricerca. Dobbiamo attendere il recupero del veliero. Non possiamo confermare se c’erano i portelloni aperti. Non vi saranno dichiarazioni su quello che al momento hanno visto i sommozzatori. Possono essere informazioni che devono essere confermare da una seconda verifica”.

Le parole del procuratore capo Cartosio

Cartosio ha definito l’incidente come una “tragedia gravissima” e ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, aggiungendo che sarebbe ancora più doloroso scoprire che il disastro è stato causato da negligenze o comportamenti inadeguati nella gestione della navigazione. Il procuratore ha spiegato che cinque delle sette vittime del naufragio si sono rifugiate nelle cabine a sinistra della nave, probabilmente cercando bolle d’aria, e che i loro corpi sono stati trovati in quelle cabine, mentre l’ultimo corpo è stato rinvenuto nella terza cabina, sempre sul lato sinistro.

Nel corso della conferenza stampa, Cartosio ha lodato il coraggio dei reparti dei vigili del fuoco coinvolti nelle operazioni di soccorso, riconoscendo il valore dimostrato in una situazione estremamente difficile. Ha anche ringraziato la Guardia Costiera e le altre forze dell’ordine per il loro impegno durante le operazioni di salvataggio.

Cartosio ha spiegato il suo silenzio dei giorni precedenti affermando: “Mi sono trincerato nel silenzio non per mancanza di rispetto verso i giornalisti, ma perché la legge italiana, in particolare il decreto 106 del 2006, vieta ai procuratori di fare dichiarazioni al di fuori di occasioni particolari. Questo crea ostacoli all’attività di libera informazione, ma è una legge che va rispettata, anche quando non piace”.

Riguardo alla possibilità che uno o più portelloni a poppa della nave fossero aperti, il pm Raffaele Cammarano ha precisato che tali dettagli non possono essere rivelati in questa fase, poiché richiedono ulteriori conferme tramite l’esame del relitto. “Gli eventi si sono sviluppati in pochi minuti, con un affondamento repentino e improvviso”, ha dichiarato Cammarano, sottolineando che le indagini si concentreranno anche sulle modalità con cui l’equipaggio è riuscito a salvarsi quasi interamente, mentre sei passeggeri sono deceduti. Anche il ruolo del comandante sarà oggetto di approfondimento nelle indagini in corso.

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Ultimo Aggiornamento: 25/08/2024 07:17