Le condizioni del bambino di 2 anni che ha rischiato di morire annegato in una piscina a Formello, nei pressi di Roma, sono estremamente critiche. Attualmente ricoverato nel reparto di terapia intensiva pediatrica al policlinico Gemelli, il piccolo è in uno stato di “sofferenza cerebrale diffusa” causato da un prolungato arresto cardiaco dovuto all’incidente in acqua. Il cuore del bambino ha ricominciato a battere solo dopo diversi minuti, suggerendo che potrebbe essere rimasto sott’acqua più a lungo di quanto inizialmente si pensasse.
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Cosa è successo
Durante la notte, il bambino è stato tenuto intubato, ventilato meccanicamente e sottoposto a una sedazione farmacologica profonda, combinata con una terapia di ipotermia. La prognosi rimane riservata, con i medici che continuano a monitorare attentamente le sue condizioni.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la tragedia è avvenuta durante una giornata che i genitori, di origine moldava, stavano trascorrendo con amici in una villetta. Mentre gli adulti si preparavano per un pranzo all’aperto, il bambino si è allontanato senza che nessuno se ne accorgesse. In casa non c’erano altri bambini e, in un momento di distrazione, il piccolo è finito nella piscina.
Non è chiaro se il bambino sia caduto accidentalmente in acqua o se abbia cercato di tuffarsi. Quando i genitori si sono resi conto della sua assenza, lo hanno trovato già privo di sensi in piscina. Subito sono iniziati i tentativi di rianimarlo, mentre qualcuno ha contattato i soccorsi. Gli operatori del 118, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a ripristinare il battito cardiaco del bambino. Successivamente, è stato trasferito in elicottero al policlinico Gemelli per ulteriori cure.
I carabinieri hanno raccolto le testimonianze dei genitori e degli amici presenti, effettuando i rilievi necessari. Al momento, non sono stati disposti sequestri nella villa, e l’ipotesi principale è quella di un tragico incidente. Tuttavia, una relazione dettagliata sarà inviata alla procura, che valuterà se vi siano elementi per procedere con ulteriori indagini, eventualmente anche per omesso controllo nei confronti dei genitori.