A Volos, incantevole cittadina turistica affacciata sul mar Egeo, la situazione si è fatta insostenibile. Da giorni, centinaia di migliaia di pesci morti hanno invaso le coste, creando una patina argentata e un odore nauseabondo che si è diffuso ovunque. Le acque del porto e le spiagge, solitamente luoghi di relax e svago, ora sono un incubo per residenti e turisti.
Leggi anche: Allarme legionella nel Milanese: 53 contagi e quattro morti in pochi mesi
Le autorità locali sono al lavoro per arginare il disastro. Ruspe e reti cercano di raccogliere i pesci, ma l’impresa appare titanica. L’odore pestilenziale ha raggiunto ogni angolo della città, dai ristoranti agli stabilimenti balneari, compromettendo l’intera stagione turistica. Chi vive di turismo è in ginocchio, tra prenotazioni annullate e clienti che fuggono.
Gli esperti: “Disastrosa conseguenza dell’esondazione del lago Karla”
Secondo gli esperti, la causa è da ricercare nell’esondazione del lago Karla, avvenuta lo scorso anno nella regione della Tessaglia. L’acqua del lago, ricca di pesci d’acqua dolce, si è riversata nei corsi che portano fino al mare, trasportando i pesci fino a Volos. Una volta giunti nelle acque salate del golfo Pagaseo, per i pesci non c’è stato scampo.
Il sindaco di Volos, Achilleas Beos, ha espresso tutta la sua frustrazione in una conferenza stampa, descrivendo l’odore come “insopportabile”. Beos non ha risparmiato accuse al governo, colpevole, secondo lui, di non aver preso misure preventive per evitare questo disastro ambientale. “Mettere delle reti protettive era ovvio”, ha detto con rabbia.
La situazione è grave, e i pesci morti stanno invadendo anche le aree centrali del golfo, mettendo a rischio altre specie marine. Volos si ritrova a fare i conti con una crisi senza precedenti, in cui l’odore della morte sembra non voler abbandonare la città.