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“In questo studio…”. Rula Jebreal sbotta contro Telese e Aprile, loro replicano: scontro a In Onda

Pubblicato: 30/08/2024 09:05
Rula Jebreal

Come succede ad ogni puntata, anche in quella del 29 agosto, su La7, a “In Onda” il dibattito si è animato, arrivando a delle vere e proprie scintille tra i conduttori Luca Telese e Marianna Aprile e una delle loro ospiti, la giornalista palestinese con cittadinanza israeliana e italiana Rula Jebreal. Chiamata a commentare i recenti sviluppi in Medio Oriente, a partire dall’attacco israeliano in Cisgiordania, la giornalista afferma: “È il risultato del fallimento della comunità internazionale ma anche della complicità di chi continua ad armare un governo sotto processo per genocidio alla Corte Internazionale di giustizia e condannato un mese fa per la criminalità dell’occupazione, la colonizzazione e l’apartheid contro i palestinesi“, tuona. Jebreal punta poi il dito contro gli attacchi dei coloni “accompagnati dall’esercito israeliano, armato con armi che vengono dagli Stati Uniti e dall’Europa“.
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Secondo Rula Jebreal esiste un’idea secondo cui “Israele è al di sopra della legalità internazionale, questo cosa crea una condizione di impunità diffusa”. Insomma, per Jebreal ci sono “propagandisti” che giustificano i crimini israeliani. E qui arrivano i probelemi, visto che arriva a tirare in ballo anche la stessa trasmissione di cui è ospite: “Anche qui, in questo studio, giorni fa…“. Le accuse, però, vengono prontamente respinte dai conduttori, aprendo lo scontro. Telese e Aprile rivendicano la libertà di espressione e di “raccontare quello che accade” nel “rispetto di tutte le parti in causa e le letture possibili”. Dice Telese: “Abbiamo gioito per la liberazione degli ostaggi israeliani, abbiamo trasmesso una meravigliosa intervista che raccontava il punto di vista di chi è stato colpito dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre”. E infine: “Siamo assolutamente tutti d’accordo sul diritto di Israele di esistere”. Ma Jebreal non ci sta e rilancia: “Possiamo però anche aggiungere il diritto dei palestinesi di esistere, di non essere occupati e di non essere sterminati?”. E conclude: “Vogliamo spendere una parola anche in difesa delle vittime?”, provocando di nuovo i conduttori, che replicano ancora: “Lo facciamo sempre”. Aprile taglia corto: “Non credo che ci si possa accusare di non farlo”.

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