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“Stanno distruggendo la cultura italiana”. Pizza con l’anguria e carbonara in lattina, “orrori” in cucina

Pubblicato: 30/08/2024 13:43

La prima “provocazione” arriva da Napoli, la patria della pizza. E a metterla in atto è proprio un famoso pizzaiolo locale, Gino Sorvillo, che nel suo menu ha inserito la pizza con il cocomero. Sorbillo, peraltro, non è nuovo a queste trovate. Mesi fa aveva lanciato nel suo locale la “pizza hawaiana“, cioè la famigerata (e da molti citata come esempio di orrore culinario) pizza con l’ananas, che si credeva patrimonio – si fa per dire – degli americani. Ora che l’hawaiana è ormai sdoganata anche nella città della pizza per antonomasia, non senza resistenze da parte dei tradizionalisti, il pizzaiono “eretico” rilancia. “La pizza non ha limiti“, ha spiegato Servillo in un’intervista su Fanpage.it.
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“Mi meraviglio come si gridi ancora allo scandalo se si utilizzano ingredienti che non si usavano prima… Credo che si possano usare anche prodotti salutari e tipici che prima non si usavano. Ad esempio lo speck, le alici, la burrata, gli oli aromatizzati e così via”. In realtà, nessuno si è mai scandalizzato per la pizza con lo speck o con la burrata, che viene servita in moltissimi locali della penisola. E’ il fatto di metterci l’anguria che lascia perplessi.

E proprio mentre sui social si scatenava la polemica per la trovata di Gino Sorvillo, un altro duro colpo alla tradizione culinaria italiana è arrivata dal colosso dell’alimentare americano Heinz, che ha lanciato sul mercato la “carbonara in lattina“, pronta da scaldare nel microonde. Scatenando l’ira di molti chef e cuochi italiani. Il più duro è stato Giancarlo Vissani: “Li manderei a quel Paese”, ha detto Vissani all’AdnKronos. “Con queste proposte stanno uccidendo la cultura italiana e la nostra cucina. Si dovrebbero vergognare. Provano a fare innovazioni fini a se stesse. Non c’è niente che rappresenti l’Italia oltre il nome”. Ma lo chef di Civitella del Lago non è l’unico a essersi ribellato a questo andazzo. Anche la chef stellata Cristina Bowerman si è scagliata contro la “bastardizzazione” della nostra cucina. “La trovo un’idea orrenda“, ha dichiarato la proprietaria della Glass Hostaria di Roma. “E il rischio è che i consumatori provino prima questa versione in scatola rispetto all’originale”. Per la Bowerman, quella in scatola non può che essere un’imitazione. “Solo attraverso la conoscenza della cucina italiana si può capire che questo prodotto non può rappresentare la ricetta originale. La carbonara va preparata e immediatamente servita. E poi l’uovo, dentro una lattina, si rapprenderebbe subito, quindi neanche usano i prodotti giusti“.

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Ultimo Aggiornamento: 31/08/2024 10:37