Introdotta una nuova regola nel calcio da venerdì 30 agosto. Ad ufficializzare la notizia è stata direttamente la Fifa. In pratica, chiunque durante una partita potrà far fermare il gioco all’arbitro incrociando le braccia all’altezza dei polsi formando una X. Il gesto denuncerà il fatto di essere stato oggetto di insulti razzisti e attiverà così il primo passaggio del protocollo in tre fasi che potrà anche portare all’interruzione definitiva della partita.
Leggi anche: Calcio in lutto: addio a Sol Bamba, morto a 39 anni
Di questa nuova regola si discuteva già da qualche mese, dopo che nel maggio scorso la Fifa aveva inviato una lettera a tutte le 211 federazioni affiliate, comunicando la messa ai voti della proposta nell’imminente Congresso di Bangkok. La regola della X sarà in vigore in tutte le competizioni Fifa, compresa la Coppa del Mondo per Club, ed è stata sperimentata a partire dal Mondiale femminile Under 20 scattato nello scorso fine settimana in Colombia.
Saying no to racism ❌
— FIFA (@FIFAcom) August 30, 2024
Following its unanimous approval at the 74th FIFA Congress, a global crossed arms gesture to signal racist abuse will become part of football protocol when implemented at the upcoming #U20WWC.
Find out more:
Come si applica la nuova regola
“A seguito dell’approvazione unanime al 74° Congresso FIFA a Bangkok, Thailandia, il 17 maggio 2024, il gesto globale delle braccia incrociate per segnalare insulti razzisti diventa parte del protocollo calcistico in occasione della Coppa del Mondo femminile Under 20 FIFA Colombia 2024”, scrive la Fifa in una nota.
“La lotta al razzismo è qualcosa che dobbiamo fare tutti insieme. – dichiara invece il presidente della Fifa Giovanni Infantino – L’implementazione del gesto ‘No Racism’ alla Coppa del Mondo FIFA Under 20 femminile 2024 in Colombia è un primo passo fondamentale per dare potere alle giocatrici in tutto il mondo. Ora sancito nella procedura in tre fasi, non vediamo l’ora di vederlo implementato in tutto il mondo con il massimo effetto. Dobbiamo tutti collaborare con i governi e le autorità di polizia per far sì che coloro che minacciano di rovinare il nostro sport con il razzismo subiscano delle conseguenze. Ora stiamo prendendo misure risolute e inequivocabili”.
