Elle Macpherson ha svelato di aver combattuto segretamente contro il cancro al seno negli ultimi sette anni. Nel suo libro di memorie “Life, Lessons, and Learning to Trust Yourself”, racconta di aver adottato un approccio olistico alla malattia, andando contro il consiglio dei medici e della famiglia. Una dichiarazione che ha sollevato non poche polemiche. A smentirla Rossana Berardi, oncologa e tesoriere nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) che ha commentato la vicenda.
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Secondo Berardi, la diagnosi di carcinoma intraduttale estrogeno-recettivo Her2-positivo descritta dalla modella è quella di un tumore maligno ma non invasivo, considerato uno dei meno aggressivi e con una prognosi di guarigione molto alta, superiore al 90% dei casi. Berardi sottolinea che l’approccio olistico menzionato da MacPherson non è stato determinante per la sua guarigione; piuttosto, è stata la chirurgia, in particolare una nodulectomia (asportazione di un nodulo), a essere cruciale. La dottoressa osserva che questa procedura non è quella maggiormente indicata dalle linee guida per questo tipo di cancro.
La modella nonostante il parere contrario di scienza e famiglia, ha voluto seguire quello che lei chiama “un meraviglioso esercizio per essere fedele a me stessa, fidarsi di me stessa e della linea d’azione che avevo scelto”. Dopo aver pregato e meditato su una spiaggia di Miami, la modella era arrivata alla conclusione di non voler curare il suo cancro con i farmaci ma con “un approccio intuitivo e olistico, guidato dal cuore“. Una decisione che ha sconvolto non solo i suoi familiari, ma anche amici e conoscenti: “Dire di no alle soluzioni mediche standard è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto in vita mia. La gente pensava che fossi pazza e ho affrontato i fattori emotivi e fisici associati al cancro al seno”.
“L’ex modella parla anche di cure integrative. Su questo punto occorre capire di cosa stiamo parlando – conclude la dottoressa Berardi – Sicuramente non sono terapie che sostituiscono le terapie ad oggi scientificamente validate. Anzi. Ma in alcuni casi, come il sostegno alla persona, possono aiutare durante il percorso diagnostico-terapeutico£. Per l’oncologa il racconto dell’ex top model “è un po’ controverso”.