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Strage Paderno, la verità su Riccardo: “Invidia della felicità degli altri”

Pubblicato: 04/09/2024 08:31
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La strage di Paderno Dugnano ha lasciato allibita l’opinione pubblica italiana. Ora l’autore reo confesso della strage, il 17enne Riccardo C., decide di rispondere alle domande del Gip che, insieme agli inquirenti, sta cercando di capire quale possa essere stato il movente di tanta ferocia del ragazzo contro padre, madre e fratellino più piccolo. Li avrebbe uccisi “senza un perché” in quanto si sarebbe sentito oppresso in famiglia e si voleva emancipare.
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La confessione shock di Riccardo

“Quando avevo il coltello in mano ho iniziato, e da lì ho deciso di non fermarmi perché pensavo che sarebbe stato peggio. – questo il racconto agghiacciante di Riccardo – Non ricordo quante coltellate ho dato a mio fratello, erano tante”. 68 coltellate in totale, soprattutto nella zona del collo. 12 alla mamma, 17 al papà e 39 al fratello che dormiva.

Un’esplosione. – la definisce così lo stesso 17enne – Un pensiero rimasto durante tutto il giorno. Avevo già pensato di commettere questo fatto. Non è stata un’idea che ho avuto ieri sera. Pensavo che uccidendoli io avrei potuto vivere in un mondo libero. Pensavo che distaccandomi dalla mia famiglia io avrei potuto vivere in solitaria. Già la sera prima avevo intenzione di farlo. Ma non l’ho fatto perché non ero convinto. Non me lo sentivo”.

“I miei erano andati a dormire. – questa invece la sua prima versione dei fatti – Ho guardato un po’ di televisione e sono andato in bagno. A un certo punto ho sentito urlare mio fratello. Allora sono andato verso il piano di sopra: mio padre in piedi ma chinato in avanti verso il letto di mio fratello, mia madre a terra. Ho preso il coltello e l’ho colpito. Lui si è girato e ha provato a reagire con le braccia. Io ho cominciato a colpirlo di nuovo anche quando era a terra. Io e mio fratello eravamo in camera con degli amici, stavamo giocando alla playstation. – racconta ancora Riccardo – Poi non ricordo a che ora ma poco dopo le dieci sono andati a letto”.

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Ultimo Aggiornamento: 04/09/2024 17:57