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Strage Paderno, parla un amico del killer 17enne: “Non può essere stato lui”

Pubblicato: 04/09/2024 13:55
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La strage di Paderno Dugnano fa ancora discutere per la sua ferocia e per il fatto che ad uccidere i genitori e il fratellino sia stato un ragazzo di soli 17 anni che tutti descrivono come una persona normale. Tra questi c’è anche il 18enne Alessandro, uno dei migliori amici di Riccardo, che ha trascorso con lui gli ultimi quattro anni di liceo. La sua testimonianza potrebbe rivelarsi fondamentale ai fini delle indagini.
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Le rivelazioni del migliore amico del killer di Paderno

L’ho scoperto domenica mattina. – racconta Alessandro al Corriere della Sera – Un amico mi ha inviato il link d’un articolo: ‘Triplice omicidio a Paderno’. D’istinto gli ho risposto: ‘Chiedo a Riccardo se ne sa qualcosa’. E gli ho inoltrato il messaggio: ‘Guarda’. Subito dopo ho osservato meglio la foto nella pagina. E ho riconosciuto quel vialetto: quante giornate c’ho passato là con Riccardo. A quel punto sono sbiancato. Ho sperato fosse un vicino, ma poi ho visto i nomi delle vittime”.

Per ore, finché non ha confessato, io gli ho creduto. – prosegue il 18enne – Stavo dalla sua parte. Credevo davvero che fosse intervenuto contro il padre, in difesa di sua madre e suo fratello. In alcuni momenti, a quella versione mi ci aggrappo ancora, spero sia stato forzato a confessare. No, non può essere stato lui. Il ragazzo che conosco non può averlo fatto. Riccardo non è schivo. È un ragazzo solare, che fa amicizia in fretta e a cui piace stare in compagnia. Ecco, non ama il caos. A una serata sui Navigli preferisce un’uscita qua in zona, andare in bici al centro commerciale a giocare a biliardo. E poi, non fuma, zero alcol. È allergico: un sorso di birra e diventa bordeaux”.

“Facevamo i compiti assieme, spesso a casa sua, ma non ho mai visto nulla di strano, di sbagliato, nei rapporti con i genitori e il fratello. Non sembravano esserci problemi. Erano una famiglia normalissima. Ci siamo sentiti per l’ultima volta un paio di giorni fa. Ci siamo scambiati video divertenti di TikTok, per ridere, e ci siamo messaggiati un po’. Ora qualche amico è spaventato. Io, no. È il mio migliore amico. C’eravamo sempre uno per l’altro. E ora è come aver perso una parte di me”, conclude poi Alessandro, ancora sconvolto da questa incredibile tragedia.

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