Le bevande senza zucchero, spesso addolcite con dolcificanti artificiali come stevia, aspartame o sucralosio, non sembrano contribuire al controllo del peso o alla salute generale come molti pensano. Anzi, potrebbero avere effetti negativi, sia sul nostro organismo che sull’ambiente. A sostenerlo è il medico dietologo Giorgio Calabrese, Presidente del Comitato per la Sicurezza Alimentare e docente di Dietologia umana e Dietoterapia all’Ospedale Molinette di Torino.
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Un aspetto interessante sottolineato dal dottore è il modo in cui i dolcificanti artificiali alterino i processi biologici che avvengono normalmente quando si consuma qualcosa di dolce. Quando il palato percepisce il sapore dolce, il cervello comunica al sistema digestivo di prepararsi a metabolizzare lo zucchero, stimolando il pancreas a produrre insulina, l’ormone che aiuta a regolare i livelli di glucosio nel sangue. Tuttavia, nel caso dei dolcificanti artificiali, lo zucchero previsto non arriva al sistema digestivo, creando un comportamento anomalo che potrebbe aumentare il desiderio di cibi dolci e condurre a un consumo eccessivo di calorie.
In generale le bibite zero possono essere un valido aiuto per diminuire il consumo di quelle zuccherate. “Per chi sta seguendo un percorso ipocalorico, rappresentano un diversivo: appagano il gusto del dolce senza aggiungere calorie. Cerchiamo di non abusarne, ricordare che l’unica bevanda raccomandabile e non sostituibile resta sempre l’acqua”.