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Strage di Paderno: “Ma cosa fai…”, le ultime parole dei genitori

Pubblicato: 06/09/2024 09:21

«Volevo cancellare tutta la mia vita di prima». Così si è espresso Riccardo C., 17 anni, durante l’interrogatorio, cercando di spiegare il profondo malessere interiore che lo ha accompagnato per anni. Un senso di estraneità e distacco dagli altri, che percepiva come «meno intelligenti» e che vedevano problemi che per lui non esistevano. Questo disagio si è trasformato in una terribile esplosione di violenza domenica notte, quando Riccardo ha ucciso con 68 coltellate il padre Fabio, la madre Daniela e il fratellino Lorenzo nella loro casa di Paderno Dugnano, a nord di Milano.
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Una strage che ha distrutto una «famiglia perfetta», come l’ha descritta il nonno materno, e che rivela un disagio profondo nel giovane, più che un movente chiaro. Dopo l’arresto dei carabinieri, Riccardo si trova in carcere da domenica pomeriggio, accusato di omicidio pluriaggravato anche dalla premeditazione. Giovedì, il giudice per le indagini preliminari (gip) Laura Margherita Pietrasanta ha deciso di convalidare l’arresto e di mantenere il ragazzo in carcere, dopo un’udienza alla presenza delle pubbliche ministere Sabrina Ditaranto ed Elisa Salatino, della tutrice del 17enne e del suo avvocato.

L’interrogatorio di Riccardo

Durante l’interrogatorio, Riccardo ha ricostruito le fasi del triplice omicidio commesso con una «singolare ferocia e accanimento», come descritto dalla giudice nell’ordinanza. «È stata la sera della festa del compleanno di papà che ho pensato di farlo», ha ricordato il 17enne, spiegando di aver scelto il coltello perché era l’unica arma disponibile in casa. Ha poi raccontato di essere sceso in cucina, impugnando il coltello dopo aver tagliato una maglietta nera a metà, con l’intenzione di utilizzarla per ripulirlo. Ha iniziato colpendo il fratellino di 12 anni, mentre i genitori si sono svegliati per le urla del piccolo, chiedendo: «Perché hai il coltello in mano?». Prima di colpirli, Riccardo ha chiuso gli occhi ai familiari deceduti, «forse per pietà».

Mistero sul movente del massacro

Il movente del massacro rimane oscuro, ma il giovane ha suggerito che il debito in matematica potrebbe aver influito sul suo stato d’animo. Ha dichiarato che i suoi genitori, di tanto in tanto, gli chiedevano se ci fosse qualcosa che non andava, ma lui rispondeva che andava tutto bene. Riccardo ha inoltre rivelato che già da alcuni anni aveva maturato «l’idea di vivere più a lungo delle persone normali», con il desiderio di conoscere il futuro dell’umanità. Tra le possibili soluzioni per superare il suo disagio, aveva pensato di lasciare casa e di andare in Ucraina come volontario, ma poi aveva abbandonato questa idea.

Il nonno materno, interrogato dagli investigatori, ha riportato che Riccardo aveva detto di aver ucciso perché voleva «lasciare i beni materiali», un segno del desiderio di staccarsi dai genitori. Gli esperti che lo hanno incontrato hanno evidenziato come il 17enne si commuova pensando alle «guerre», mentre dice di non vedere la stessa reazione negli altri. «Ha pianto, è provato, non è facile per lui rivivere quei momenti», ha dichiarato il legale del ragazzo, l’avvocato Amedeo Rizza, aggiungendo che Riccardo è felice delle parole dei nonni che hanno promesso di non abbandonarlo. La difesa chiederà una perizia psichiatrica e presenterà una richiesta di colloquio per permettere al giovane di incontrare i parenti, che si dicono increduli e sottolineano l’attenzione all’educazione dei figli da parte del padre e la premura della madre.

Per la gip, sussiste un rischio di recidiva, basato sulla preordinazione dei mezzi utilizzati e sulla ripetizione dei colpi, unita alla particolare condizione emotiva del giovane e alla sua propensione a cambiare e «aggiustare» versione. Le modalità dell’azione indicano inoltre «la pericolosità sociale e l’incapacità di controllare i propri impulsi». Giovedì è stato conferito l’incarico al medico legale per le autopsie sui tre cadaveri, previste per venerdì mattina.

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Ultimo Aggiornamento: 06/09/2024 18:07