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Strage Paderno, parla il nonno di Riccardo: “Io non lo abbandono, nonostante tutto”

Pubblicato: 04/09/2024 18:04

“Li ho colpiti non so quante volte. Non mi sono più fermato”. È il racconto agghiacciante del 17enne che ha ucciso la famiglia a Paderno Dugnano, nel Milanese. Sessantotto coltellate sferrate nel cuore della notte: la maggior parte al fratello dodicenne, con il quale solo poche ore prima aveva giocato alla PlayStation. Nonostante il dolore immenso per la perdita della figlia e del nipote, il nonno materno ha espresso la volontà di non abbandonare mai il ragazzo. che rappresenta il giovane, il nonno ha confermato che la famiglia vuole rimanere accanto a Riccardo, nonostante l’inspiegabilità del gesto. Riccardo, dal canto suo, ha ripetutamente manifestato il desiderio di incontrare i nonni, segno di un bisogno profondo di legame con la famiglia rimasta.
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Domani, alle 10.30, nel carcere Beccaria, si svolgerà l’interrogatorio di garanzia davanti alla giudice Laura Margherita Pietrasanta. Nel frattempo è stata nominata come tutrice del minore la presidente dell’Ordine degli avvocati di Monza Michela Malberti. Risentito in carcere dagli inquirenti, ha cercato di dare una spiegazione a quello che ha fatto: “Pensavo che uccidendoli avrei potuto vivere in solitaria. Un atto di emancipazione dalla famiglia. Così pensavo che sarei stato libero. Già la sera prima avevo intenzione di farlo, ma non ne ero convinto”.

Oltre ai previsti colloqui con educatori e psicologi, il 17enne ha chiesto di potersi confessare con don Claudio Burgio, cappellano del Beccaria. “Appena mi ha visto, ha voluto subito confessarsi – ha spiegato il sacerdote a Famiglia Cristiana -. Ho trovato un ragazzo fragile, chiaramente provato ma molto lucido e in grado di comunicare”. E ha aggiunto: “Quello che ho percepito, e che riscontro in tanti ragazzi che vivono con me in comunità, è che c’è un vuoto interiore profondo”. 

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