Un dramma si è consumato ieri sulle Torri del Camp, nelle Dolomiti bellunesi. Loris De Barba, 71 anni, originario di Limana, ha perso la vita durante una spedizione fotografica, probabilmente a causa di una caduta da una delle torri rocciose.
L’uscita e l’allarme
De Barba, esperto alpinista e apprezzato fotografo, era partito nel pomeriggio per immortalare il tramonto sulle vette che conosceva profondamente. Quando non è rientrato a casa, la moglie ha lanciato l’allarme, preoccupata per il mancato ritorno. Attorno alle 23, è stato contattato un amico della vittima, soccorritore di Belluno, che ha allertato immediatamente il Soccorso alpino di Agordo.
Le ricerche sono cominciate subito, dopo aver individuato l’auto dell’alpinista parcheggiata a Malga Framont. I soccorritori si sono diretti lungo il sentiero che collega l’Alta Via alla ferrata delle Torri del Camp, un percorso ben noto a De Barba.
Il ritrovamento
Alle prime ore del mattino, intorno alle 3, il corpo senza vita di Loris De Barba è stato rinvenuto sotto la Seconda Torre di Camp, a circa 2.300 metri di quota. Era precipitato per una ventina di metri, forse durante la salita o la discesa, mentre portava con sé l’attrezzatura fotografica.
Le operazioni di recupero
I soccorritori hanno dovuto attendere l’alba presso il Rifugio Carestiato per poi rientrare al campo base a Malga Framont, dove sono stati imbarcati su Falco 2, l’elicottero del soccorso. Dopo essere stati trasportati in quota, hanno recuperato la salma tramite un verricello, portandola a valle.
Le dinamiche esatte dell’incidente non sono ancora chiare, ma è probabile che l’alpinista sia scivolato lungo una parete verticale mentre si trovava in cima alla seconda torre, fermandosi tragicamente poco prima di un salto di roccia.
Loris De Barba era molto conosciuto e rispettato nella comunità locale, sia per le sue imprese alpinistiche che per il suo lavoro di fotografo, che lo portava spesso a esplorare le bellezze delle montagne bellunesi.