“Christian aveva una mente diabolica, ha ucciso mia madre e mia sorella per farmi vivere poi con questo peso” così Desyreé Amato, sopravvissuta a un duplice femminicidio, racconta la terribile vicenda che l’ha vista protagonista. Il 13 febbraio 2024, la giovane si trovava nella sua casa di Cisterna di Latina, mentre stava chiudendo la relazione con l’ex fidanzato, Christian Sodano, un finanziere. Secondo le ricostruzioni, dopo aver sentito la fine della relazione, Sodano è uscito per recuperare la sua pistola dalla macchina, rientrando in casa e scatenando il caos. Al suono delle urla di Desyreé, la madre Nicoletta e la sorella minore Renèe sono accorse, ma Sodano ha aperto il fuoco, uccidendole entrambe. Desireé, miracolosamente, è riuscita a scappare nei campi e a chiedere aiuto.
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Desyreé oggi accetta di parlare per la prima volta, anche se protetta dall’anonimato. “Non voglio che le persone mi riconoscano per strada, sto cercando di andare avanti e riprendere in mano la mia vita ormai in pezzi”. Circondata dall’affetto del nonno Giovanni, della zia Mariapia e del padre, la giovane lotta per andare avanti nonostante la devastante perdita di sua madre e sua sorella.
“La prima persona con cui se l’è presa è mia sorella, praticamente una bambina che non c’entrava niente – si sfoga Desyreé ripensando alla sorella Renèe – ha ucciso due persone innocenti che non c’entravano nulla. Mi porterò il rimorso di non aver ascoltato subito la mia testa – continua ripensando a quanto accaduto nei mesi precedenti – volevo lasciarlo perché non mi trovavo bene con lui, ma mai avrei pensato che sarebbe stato capace di un gesto simile”.
