Il 5 gennaio scorso, un Boeing 737 Max 9 dell’Alaska Airlines ha perso un portellone in volo a un’altitudine di 16.000 piedi, costringendo la pilota Emily Wiprud a effettuare un atterraggio di emergenza. Wiprud ha raccontato alla CBS News il panico e lo stordimento che ha provato quando ha sentito un improvviso botto e un forte sibilo d’aria. Ha visto oggetti volare via e temeva che alcuni passeggeri fossero stati risucchiati fuori dall’aereo. Fortunatamente, tutti i passeggeri erano assicurati con le cinture di sicurezza e nessuno è stato espulso dall’aereo, anche se alcuni sono rimasti feriti.
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Il primo ufficiale a quel punto aveva capito che vi era stata una perdita di pressurizzazione sull’aereo e sapeva che era avvenuto qualcosa di “catastrofico” ma nemmeno lei immaginava che l’emergenza fosse dovuta alla perdita di un portellone. Solo quando ha concluso l’atterraggio di emergenza all’aeroporto internazionale di Portland, col suo collega, si è resa conto di quanto era avvenuto e che per caso i 171 passeggeri e quattro assistenti di volo si erano salvati tutti.
Questo evento ha spinto la Federal Aviation Administration a mettere temporaneamente a terra tutti i Boeing 737 Max 9 con lo stesso tipo di portellone.