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Immigrazione e blocchi alle frontiere, la Germania mette a rischio l’unità dell’Unione Europea

Pubblicato: 13/09/2024 11:32

La decisione della Germania di introdurre controlli sistematici alle frontiere mette a rischio il futuro dell’Unione Europea. Il piano, in vigore dal 16 settembre, mira a limitare l’immigrazione, in particolare quella dei richiedenti asilo, attraverso controlli più severi sui nove confini terrestri del Paese.

Questo provvedimento si inserisce in un contesto di crescente consenso verso l’estrema destra, che ha smesso di spingere per l’uscita dall’UE, preferendo invece il progetto di rimodellare l’Unione a favore di un’agenda nazionalista anti-immigrazione.

L’influenza dell’estrema destra in Germania è stata evidente nelle recenti vittorie elettorali dell’AfD in Turingia e Sassonia. La crescente pressione politica ha portato a una retorica allarmista, tanto che leader del partito conservatore CDU parlano di “emergenza nazionale“. L’attuazione di questi controlli, tuttavia, rischia di violare le leggi europee e alimentare discriminazioni razziali, come avverte il Consiglio tedesco per l’immigrazione.

UNA DERIVA PERICOLOSA

Questo scenario non solo minaccia i diritti umani, ma potrebbe destabilizzare il progetto europeo, fondato sulla libera circolazione sancita dall’area Schengen. Con la Germania al centro dell’Unione e come economia più forte, questa mossa rischia di innescare una pericolosa deriva per l’UE, già provata dalle crescenti divisioni interne. E di causare una dura reazione da parte degli altri Stati e delle forze politiche che siedono al Parlamento di Bruxelles.

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