Dopo le proteste di alunni e soprattutto genitori (ma anche di qualche prof, diciamolo) è intervenuto l’Antitrust per fare chiarezza sul caro libri scolastici. Anche perché, come ormai sanno in molti, i prezzi lievitano di anno in anno ma le modifiche apportate all’interno delle nuove edizioni sono davvero minime. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dunque avviato un’indagine conoscitiva. L’Autorità ha anche avviato parallelamente una consultazione pubblica, per lasciare aperta la possibilità a chiunque di contribuire. Secondo i dati dell’Unione nazionale consumatori e Codacons si arriva fino a 700 euro a studente. Uno sproposito, in un momento di crisi generale. Il valore del settore è stimato a 1 miliardo di euro, ma il peso sul portafoglio delle famiglie italiane si fa sempre più gravoso. L’obiettivo dell’indagine è di “approfondire le dinamiche concorrenziali dei mercati interessati” oltre che una serie di criticità che “sono oggetto di ricorrente considerazione pubblica”.
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Come si legge nella nota, l’Autorità vuole vederci chiaro sull’andamento dei prezzi, le frequenti modifiche delle edizioni, le difficoltà di reperimento e di distribuzione dei libri scolastici. L’Autorità, come si diceva, ha aperto una call for inputs, cioè una consultazione pubblica “con lo scopo di acquisire osservazioni e altri elementi utili”. Entro i prossimi 30 giorni, quindi, tutti coloro che lo vorranno potranno inviare a un indirizzo e-mail apposito ([email protected]) i propri personali contributi sul tema. L’indagine dell’Antitrust è stata accolta con favore dal Codacons che osserva: “Ogni anno, attraverso piccole modifiche ai testi, una nuova prefazione, capitoli introduttivi e altri cambiamenti minimi, si immette sul mercato un nuovo testo scolastico che deve essere acquistato per sostituire quello dell’anno precedente”. Per queste strategie di marketing il Codacons ipotizza anche “possibili reati, come quello di truffa”. Esistono, però dei margini per risparmiare. Ecco dunque i consigli Unione nazionale consumatori.
I consigli dell’Unione nazionale consumatori per risparmiare
I 10 consigli dell’Unione nazionale consumatori per risparmiare sui libri scolastici.
1 – Acquistare libri scolastici presso gli ipermercati può essere più conveniente rispetto alla cartolibreria, con un risparmio fino al 15% del prezzo di copertina.
2 – Acquistare libri online può essere un’altra opzione per risparmiare, con un risparmio fino al 15% sul prezzo di copertina.
3 – Acquistare libri usati può essere un’ottima opzione per risparmiare, con un risparmio fino al 50% del prezzo di copertina.
4 – Verificare se l’edizione “nuova” è realmente tale può aiutare a evitare di acquistare libri che non sono necessari.
5 – Utilizzare libri in formato digitale può essere un’ottima opzione per risparmiare, ma è importante verificare se la scuola o l’insegnante consente di portare il tablet in classe.
6 – Organizzare scambi di libri tra studenti può essere un’ottima opzione per risparmiare.
7 – Condividere testi con altri studenti può essere un’ottima opzione per risparmiare e educare i giovani all’economia della condivisione.
8 – Chiedere che nella biblioteca della scuola o del Comune ci siano in abbondanza i libri di testo può essere un’ottima opzione per risparmiare.
9 – Alcune scuole acquistano i libri di testo per conto di tutti gli studenti, in modo da risparmiare sull’acquisto grazie al grande quantitativo e all’ordinativo all’ingrosso.
10 – Alcuni professori fanno dispense gratuite per gli studenti, un’iniziativa lodevole che si spera si diffonda.