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Mamma e figlia trovate morte abbracciate: il malessere dietro il terribile gesto di Susanna

Pubblicato: 15/09/2024 09:58

Dopo ore di ricerche, Susanna Recchia e la figlia di 3 anni, scomparse ieri, sono state trovate senza vita. I loro corpi sono stati rinvenuti su un isolotto del fiume Piave, a valle del ponte di Vidor, in provincia di Treviso. La tragica notizia è stata confermata dall’assessore veneto alla Protezione Civile, Giampaolo Bottacin, e riportata da diverse testate locali.
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La disperazione in quell’abbraccio

I corpi di Susanna Recchia, 45 anni, e della sua bambina di tre anni sono stati trovati su un isolotto del fiume Piave, abbracciate, a valle del ponte di Vidor, nel Trevigiano. La tragica scoperta è stata confermata dall’assessore veneto alla Protezione civile, Giampaolo Bottacin. Le operazioni di ricerca, condotte dalle forze dell’ordine, dai Vigili del fuoco e dai volontari della Protezione civile, erano ripartite nelle prime ore del mattino, impiegando elicotteri, droni, squadre nautiche e cani molecolari.

La scomparsa di Susanna Recchia risale alla mattina del 14 settembre, quando l’ex compagno, Mirko, arrivato a casa per prendere la figlia, ha trovato l’abitazione vuota. Tuttavia, ha rinvenuto una lettera di cinque pagine che ha rivelato un quadro di disperazione profonda, lasciando pochi dubbi sulle intenzioni della donna di togliersi la vita. Le parole di Susanna raccontavano il dolore di un periodo difficile, segnato dalla recente separazione, avvenuta solo un mese prima dopo cinque anni di relazione.

Oltre alla separazione, un altro elemento di sofferenza per Susanna era la condizione di salute della figlia, che soffriva di epilessia. La preoccupazione per la malattia dell’ultimogenita aveva aggravato la sua condizione psicologica. Inizialmente, la speranza di Mirko si era accesa nel vedere che i farmaci della bambina erano stati portati via, lasciando intuire che Susanna avesse intenzione di prendersi cura della piccola.

Le ricerche, avviate nel pomeriggio di venerdì, si erano concentrate sulle Prealpi trevigiane e lungo le sponde del Piave. In serata, è stata trovata la Volkswagen Tiguan bianca della donna vicino al ponte di Vidor, nei pressi del fiume, a Covolo di Pederobba. I corpi di Susanna e della bambina sono stati ritrovati il giorno successivo, a circa due chilometri dal punto in cui l’auto era stata abbandonata, concludendo così tragicamente la vicenda.

I fallimenti sentimentali, l’amica morta con lei in auto

All’origine del gesto estremo della donna ci sarebbe la prostrazione per una serie di fallimenti sentimentali: la donna aveva infatti altri due figli da una precedente relazione e la fine dell’ultima avrebbe aggravato la situazione. Inoltre pare abbia avuto un certo peso anche un grave incidente stradale in cui la donna perse una cara amica che sedeva accanto a lei in auto.

L’indagine per omicidio-suicidio

La Procura di Treviso ha aperto intanto un fascicolo per omicidio-suicidio sul caso. Le motivazioni del gesto non lascerebbero spazio ad altre ipotesi. I corpi senza vita della donna di 45 anni e della figlioletta sono stati rinvenuti questa mattina nel fiume Piave.

Le squadre di ricerca

Sul luogo sono attualmente impegnate diverse squadre di ricerca, che includono forze dell’ordine, volontari della Protezione civile e Vigili del fuoco. Le ricerche stanno utilizzando una vasta gamma di strumenti, tra cui elicotteri, droni, cani molecolari e squadre nautiche dei pompieri, nel tentativo di trovare tracce della donna e della bambina.

Nonostante l’oscurità della notte scorsa, la zona è stata comunque monitorata per evitare che eventuali indizi venissero persi. “Le operazioni continuano senza sosta”, hanno riferito le autorità, sottolineando l’importanza di ogni ora trascorsa.

La scomparsa di Susanna Recchia ha destato grande preoccupazione nella comunità locale, che segue con apprensione gli sviluppi delle ricerche. Il ponte di Vidor, purtroppo noto per tragedie simili, è diventato il fulcro delle operazioni, vista la pericolosità dell’area e la presenza delle acque turbolente del Piave.

Ritrovata l’auto, ma nessuna traccia

La Volkswagen Tiguan bianca della donna è stata rinvenuta in un parcheggio isolato, a pochi metri dal ponte di Vidor, lo stesso luogo dove di recente era stato ritrovato il corpo senza vita di Alex Marangon, un dettaglio che ha scosso ulteriormente la comunità. La vettura era vuota e priva di indizi significativi. Le forze dell’ordine stanno ora visionando i filmati delle videocamere di sorveglianza della zona nel tentativo di ricostruire i movimenti di madre e figlia prima della scomparsa.

Ricerche serrate e appello della prefettura

Le ricerche si sono estese a tutta la provincia di Treviso e ai territori limitrofi. Gli investigatori stanno sfruttando i sistemi di videosorveglianza pubblici e privati per ottenere indizi utili. L’assessore regionale veneto Gianpaolo Bottacin, che ha confermato il ritrovamento dell’auto su Facebook, ha dichiarato che le operazioni di ricerca si concentreranno nella zona del ritrovamento della vettura.

Intanto, la prefettura di Treviso ha emesso un avviso urgente rivolto a chiunque avvisti le due scomparse. Attualmente sono impegnate nelle ricerche le forze della Protezione civile, i vigili del fuoco, i volontari e la polizia. La situazione è delicata, soprattutto dopo che è stato confermato che Susanna ha lasciato a casa il suo telefono cellulare e il portafoglio con i documenti, un fatto che ha fatto temere il peggio.

Chi è Susanna Recchia

Susanna Recchia è descritta come una donna di circa 1 metro e 65 centimetri, di corporatura normale, con capelli ricci castani e occhi castani. Ha due tatuaggi visibili sulla spalla destra. Recentemente separata dal compagno, l’uomo aveva raggiunto la sua abitazione per prendere la figlia, ma non trovando nessuno ha subito allertato le autorità.

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Ultimo Aggiornamento: 15/09/2024 18:07