
La ballerina Michaela Mabinty DePrince, nota per la sua incredibile storia di resilienza e talento, è scomparsa all’età di 29 anni. Originaria della Sierra Leone, DePrince è arrivata negli Stati Uniti dopo aver vissuto in un orfanotrofio nel suo paese natale. La causa della sua morte non è stata resa pubblica. La famiglia, in un comunicato, ha dichiarato: “Michaela è stata un’ispirazione indimenticabile per tutti coloro che l’hanno conosciuta o che hanno appreso della sua storia”.
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Michaela, l’étoile del Boston Ballet
Dopo aver completato i suoi studi di danza, DePrince ha raggiunto rapidamente la fama diventando la prima ballerina del Teatro di Harlem. Successivamente, la sua carriera l’ha portata in Europa, dove si è esibita con il Dutch National Ballet in Olanda. Nel 2021, ha ottenuto un prestigioso ruolo nel Boston Ballet, una delle compagnie più rinomate degli Stati Uniti.
DePrince ha raccontato la sua straordinaria vita nel libro autobiografico Taking Flight: From War Orphan to Star Ballerina, dove ha condiviso il dolore e le difficoltà della sua infanzia. In un’intervista del 2021 all’Associated Press, aveva rivelato: “Ho perso entrambi i genitori e sono rimasta all’orfanotrofio per un anno, e non sono stata trattata bene perché avevo la vitiligine”, un disturbo della pelle che le è valso il soprannome crudele di “figlia del diavolo”.
Uno dei momenti più iconici della sua carriera è stato quando è stata scelta personalmente da Beyoncé per ballare nel video della canzone “Freedom”, un omaggio alla sua forza e talento artistico. Michaela DePrince lascia un’eredità significativa nel mondo della danza, non solo per le sue straordinarie capacità, ma anche per il coraggio con cui ha superato le avversità.