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Covid, in aumento i casi appartenenti alla variante Xec: ecco cosa sappiamo

Pubblicato: 18/09/2024 20:28
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Secondo gli esperti statunitensi, la variante del virus SarsCoV2 denominata Xec, individuata per la prima volta in Europa nel giugno scorso, potrebbe presto diventare predominante negli Stati Uniti durante la stagione invernale. Ciò che desta preoccupazione è la sua elevata capacità di trasmissione, poiché si sta diffondendo “rapidamente” non solo in Europa, ma anche negli Stati Uniti e in Asia.
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Tutto sulla variante Xec

In merito alla nuova variante Xec, Andrea Garcia, vicepresidente della American Medical Association, ha affermato: «Dobbiamo tenere gli occhi aperti sui movimenti della Xec, e nelle prossime settimane le infezioni causate da questa variante potrebbero superare quelle associate alla mutazione KP.3.1.1, che finora ha dominato i nuovi casi per tutta l’estate». La variante Xec sembra quindi destinata a prendere il sopravvento, mettendo sotto pressione i sistemi sanitari, soprattutto in vista dei mesi più freddi, quando storicamente si osserva un aumento dei contagi respiratori.

Anche Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute di La Jolla, ha espresso preoccupazione riguardo a questa variante, sottolineando che «Xec appare al momento avere tutte le caratteristiche» per alimentare la prossima ondata di infezioni. Le sue osservazioni trovano eco nelle parole di Peter Chin-Hong, specialista in malattie infettive presso l’Università della California a San Francisco, il quale sospetta che le mutazioni presenti in Xec le conferiscano una sorta di “superpoteri” in termini di trasmissibilità.

Nonostante l’alto potenziale di diffusione della variante, Chin-Hong si mostra ottimista sul fatto che non si assisterà a un significativo aumento di decessi o ricoveri. Tuttavia, prevede che un numero maggiore di persone potrebbe essere infettato rispetto alle ondate precedenti. La variante Xec è un ibrido derivante dalle mutazioni KS.1.1 e KP.3.3, entrambe appartenenti alla famiglia Omicron. «Ho piena fiducia che i vaccini continueranno a funzionare, soprattutto per prevenire forme gravi della malattia nelle persone più anziane», ha dichiarato Chin-Hong, esortando la popolazione a vaccinarsi entro la fine di ottobre.

Questi sviluppi rendono chiaro come la pandemia di Covid-19 non sia ancora del tutto superata, e la rapida evoluzione delle varianti richiede attenzione costante e una continua adattabilità delle strategie sanitarie e vaccinali.

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