I carabinieri hanno rintracciato in Spagna il 32enne Mohamed Amine Moussine, accusato di aver preso parte alla rissa davanti al Rosy bar di Casazza la sera del 19 agosto scorso, nella quale è morto Mykola Ivasiuk. La vittima, un ucraino di 37 anni, è morta a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stato colpito con un bicchiere di vetro da Amine. L’alterco che ha portato alla tragedia sarebbe stato causato da motivi futili e aggravato dall’alcol. L’intervento delle forze dell’ordine e dei servizi di emergenza non è riuscito a salvare Ivasiuk.
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La vittima, che aveva lasciato l’Ucraina nel 2014 con la famiglia, era descritto come un uomo tranquillo e senza problemi. Aveva una figlia in Polonia e viveva vicino al bar dove è avvenuta la lite fatale. Amine, che si era dato alla fuga a bordo dell’auto di un conoscente, era riuscito a far perdere le proprie tracce e rifugiarsi nel Paese iberico, ma i militari lo hanno infine scoperto ed è stato arrestato. Dopo oltre un mese di ricerche, Amine è stato catturato in Spagna grazie alla collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e spagnole. La prossima fase sarà probabilmente l’interrogatorio con il gip, per ricostruire anche con la sua versione quanto accaduto davanti al locale.