Sta creando un putiferio politico la recente decisione del sindaco di Valdieri (Cuneo), Guido Giordana, di concedere la cittadinanza onoraria del Comune a Emanuele Filiberto di Savoia. La cerimonia è in programma domenica 22 settembre. Ma i figli dei partigiani che combatterono contro i nazifascisti durante la Seconda guerra mondiale sono in rivolta. E così decidono di scrivere una lettera di fuoco.
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La lettera dei partigiani contro Emanuele Filiberto
“Vogliamo esprimere la nostra indignazione per la decisione dell’amministrazione comunale di Valdieri di premiare con la cittadinanza onoraria l’ultimo discendente della dinastia che di quella vergogna è stata pienamente corresponsabile”, si legge nella lettera firmata da più di 70 discendenti dei partigiani.
Nella lettera si accusa il sindaco di Valdieri di “tradire la memoria” e di dimenticare “il sacrificio della popolazione delle valli cuneesi, che ha pagato con decine di migliaia di morti le guerre sciagurate di Mussolini e di Vittorio Emanuele II. Noi non l’accettiamo”.
Tra i firmatari della missiva contro Emanuele Filiberto ci sono anche Marco Revelli, scrittore e storico, Aldo e Paola Agosti, Giovanna Galante Garrone e Mario Fontana, ultimo di una grande famiglia di nove fratelli che combatterono contro la dittatura. “Proprio da Valdieri, da Villa Bianco, subito dopo il disastro dell’8 settembre, partì il gruppo di dodici coraggiosi guidati da Duccio Galimberti e da Livio Bianco, che diedero vita alle formazioni di Giustizia e Libertà, in cui militarono i nostri genitori”, si conclude così la lettera.