Paolo Brosio, noto giornalista e scrittore, si è detto felice e commosso dopo l’annuncio del via libera al culto di Medjugorje, sancito dalla Santa Sede tramite una nota firmata dal cardinale Víctor Manuel Fernandez e mons. Armando Matteo del Dicastero per la Dottrina della Fede. Brosio, da tempo legato a Medjugorje, ha commentato la notizia mentre si trovava proprio nel santuario bosniaco, definendo la giornata come “epocale, unica, straordinaria”. “Ci sono voluti più di 40 anni, ma finalmente è arrivato il disco verde: questo luogo ha viaggiato forte pur avendo i freni tirati, e adesso andrà sempre più forte. Quella del Vaticano è una decisione che rappresenta anche uno smacco per chi derideva e prendeva in giro chi ha deciso di credere. Mi sento più che un giornalista, un tifoso della curva della Madonna“, continua scherzando.
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Brosio, che ha riscoperto la fede proprio a Medjugorje, considera il santuario un luogo “misterioso, sovrannaturale, avvincente”. Inoltre, ha parlato del suo impegno sociale nella zona, dove ha già realizzato caso per orfani e anziani a Vionica grazie all’aiuto di suor Cornelia. “Sento di doverlo fare, anche perché il più vicino è a chilometri di distanza su una strada infernale”. Sono già stati investiti più di 700mila euro fra terreno e costruzione, “ne servono altrettanti. La Chiesa e i frati non mi hanno dato niente, mi hanno aiutato il costruttore bosniaco e il comune di Čitluk (dove ha sede il santuario, ndr). I primi fondi mi sono giunti da Mediafriends e dalla trasmissione Scherzi a Parte (Brosio fu vittima di una finta telefonata da Papa Francesco, che poi lo ricevette in Vaticano, ndr). La fede è bella, ma senza carità – conclude – è sterile”.