Vai al contenuto

Georgia sotto shock: Abramidze, modella transgender, uccisa dopo l’approvazione della legge anti-Lgbt

Pubblicato: 20/09/2024 18:52

Una terribile tragedia scuote la Georgia: la modella e personaggio televisivo Kesaria Abramidze, 37 anni, è stata brutalmente uccisa dal compagno. L’omicidio è avvenuto il giorno dopo l’approvazione di una controversa legge anti-LGBT, scatenando rabbia e dolore in tutto il Paese.
Leggi anche: Processo stupri in Francia, uno degli accusati: “Pensavo fosse un gioco di coppia”

Leggi anche: Savana Calvo, trovata morta nel bagno di un birrificio la ex modella 27enne. Il padre: “Aveva ricevuto minacce”

La ricostruzione dell’assassinio

Come fa sapere Luna De Bartolo su Repubblica, mercoledì sera, 18 settembre, intorno alle 19:30, i vicini di casa di Abramidze hanno sentito delle urla provenire dal suo appartamento a Tbilisi. Poco dopo, hanno trovato la modella senza vita in una pozza di sangue e hanno chiamato immediatamente le forze dell’ordine. Il presunto assassino, un addetto alla sicurezza di 26 anni, è stato catturato vicino all’aeroporto di Kutaisi mentre cercava di fuggire.

Un gesto crudele e politico

Il crimine ha subito fatto pensare a un gesto di estrema crudeltà. Secondo i media locali, l’uomo non avrebbe voluto che la loro relazione fosse resa pubblica. Abramidze aveva pubblicato una foto con lui su Instagram poche ore prima dell’omicidio, dettaglio che potrebbe aver scatenato la violenza.

Abramidze, volto noto in Georgia, aveva partecipato a Miss Star International, un concorso di bellezza per donne transgender. Amata dal pubblico, emanava dolcezza e gentilezza. La sua morte ha scosso profondamente non solo la comunità LGBT, ma anche la gente comune. I social sono pieni di messaggi d’affetto e tributi.

La cosiddetta legge anti-lgbt

Questo omicidio avviene in un clima di crescente odio e discriminazione. La legge approvata il giorno prima limita i diritti delle persone Lgbt e prevede il divieto di procedure mediche legate al cambio di sesso. Molti la chiamano “legge russa”, ispirata a una normativa simile approvata in Russia nel 2013.

Il Social Justice Center ha collegato il linguaggio omofobo del governo con la violenza crescente nel Paese. L’opposizione promette di abolire la legge dopo le elezioni del 26 ottobre, cercando di riportare la Georgia verso un futuro europeo.

Continua a leggere su TheSocialPost.it