Il caso di Gisèle Pelicot, vittima di stupri sistematici orchestrati dal marito Dominique Pelicot, continua a sconvolgere la Francia. Nel processo in corso, uno dei 50 imputati, Lionel R., 44enne padre di tre figli e dipendente di un supermercato, ha ammesso in parte le sue responsabilità. L’uomo ha dichiarato di non aver mai pensato di “violentare” una donna, ma ha ammesso la sua colpevolezza quando ha compreso che Gisèle era priva di sensi e incapace di dare il consenso.
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Il 44enne, intervenuto in aula giovedì, ha accettato le accuse contro di lui affermando di essere dispiaciuto per ciò che ha fatto. “Dato che non ho mai ottenuto il consenso della signora Pelicot, non ho altra scelta che accettare i fatti”, ha dichiarato alla corte e, rivolto alla vittima, ha aggiunto: “Mi dispiace, posso solo immaginare l’incubo che hai vissuto… e io sono parte di questo incubo. So che le mie scuse non cambieranno ciò che è successo, ma volevo dirtelo”.
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L’uomo ha spiegato che credeva di partecipare a un “gioco di coppia”, basandosi sulle istruzioni del marito di Gisèle, Dominique Pelicot. Lionel ha sostenuto che non avrebbe partecipato se avesse saputo che la donna non era consapevole di ciò che le stava accadendo. Ha anche ammesso di non aver mai parlato con lei direttamente, e quindi di non aver ottenuto il suo consenso, cosa che oggi riconosce come un grave errore.
Dominique Pelicot, che ha confessato di aver organizzato gli stupri tra il 2011 e il 2020, ha dichiarato che tutti gli uomini coinvolti sapevano che sarebbero venuti per violentare sua moglie drogata e incosciente. Pelicot ha ammesso di essere uno “stupratore”, avendo premeditato e messo in atto questi abusi.