Giandavide De Pau, noto come il “killer di Prati” per l’omicidio di tre donne avvenuto nel novembre 2022, ha rivelato di avere un ruolo nella morte di David Rossi, l’ex portavoce del Monte dei Paschi di Siena. Rossi è deceduto il 6 marzo 2013 precipitando da una finestra del suo ufficio a Siena. Fino ad oggi, la sua morte è stata oggetto di indagini, con sospetti mai completamente chiariti.
Dichiarazioni, quelle di De Pau, prese seriamente degli inquirenti, che nonostante i dubbi sulla sua attendibilità, e hanno avviato nuove verifiche. Il RIS, su mandato della commissione parlamentare che indaga sul caso di Rossi, sta riesaminando le immagini di sorveglianza riprese nel vicolo di Monte Pio, nel tentativo di confrontare i dati antropometrici di De Pau con le figure presenti nei video, che non sono mai state identificate con certezza.
Leggi anche: Nadia Bengala, la figlia conosceva De Pau, serial killer delle prostitute: “Mi aveva invitato a casa sua”
De Pau era già stato interrogato nell’estate del 2023, quando aveva fatto riferimento al coinvolgimento nel caso di David Rossi. Ci sono forti sospetti che queste dichiarazioni possano però far parte di una strategia processuale per manipolare il corso delle indagini. La commissione parlamentare ha quindi richiesto una perizia psichiatrica per valutare la sanità mentale di De Pau, e ha imposto il divieto di ascoltare direttamente l’imputati in aula a causa della sua scarsa affidabilità.
Nonostante le incertezze sulle sue affermazioni, gli inquirenti hanno deciso di non trascurare nessuna pista, e le indagini sui video sono in corso per determinare se esistano elementi di connessione tra De Pau e la morte di Rossi.
