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“Allucinazione collettiva”: Fedez shock rivela il tentativo di suicidio

Pubblicato: 21/09/2024 12:15

Tutti si aspettavano un dissing contro Tony Effe, ma Fedez sorprende con un brano che parla della sua crisi matrimoniale con Chiara Ferragni. Il nuovo singolo, “Allucinazione collettiva”, non si limita a raccontare la fine di una relazione, ma tocca temi delicati come il tentato suicidio, le dispute legali e le dinamiche familiari complesse. Il brano ha immediatamente fatto discutere, soprattutto in seguito ai recenti post della Ferragni su Instagram, dove ha espresso il suo disappunto sul rilascio della canzone, definendolo un “tentativo di sfruttare il momento”.
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Le accuse

Nel testo di “Allucinazione collettiva”, Fedez affronta direttamente il tema del suo tentato suicidio, dichiarando: «Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio». Le parole utilizzate sono crude e cariche di dolore, descrivendo episodi intimi come l’uso di medicinali: «Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto». Non è la prima volta che il rapper parla di questi momenti bui; aveva già raccontato un episodio simile durante la sua intervista a Belve, condotta da Francesca Fagnani, dove aveva confessato di aver tentato il suicidio in gioventù, legando quell’evento all’abuso di sostanze.

Sanremo e le critiche alla cerchia di Chiara Ferragni

Un altro tema scottante toccato nel brano è la crisi post-Sanremo, dove Fedez fa riferimento al difficile periodo successivo al festival: «Ricordi Sanremo si è tinta di nero per una vicenda di cronaca Rosa. Tu che mi butti fuori di casa e io che butto il blister del Prozac». Il rapper non si trattiene nemmeno nel criticare gli amici della moglie, definendoli “yes man” e parassiti, lasciando trasparire il risentimento per la cerchia di persone che, a suo dire, non avrebbero giovato alla loro relazione.

L’ammissione di colpa

Dopo le prime strofe cariche di tensione e accuse, il tono della canzone cambia. Diventa più romantico e malinconico, un misto di rimpianto e di ammissione di colpe. Fedez canta: «Mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta» e poi aggiunge: «Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho. Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più». Il brano si conclude con una nota di rammarico e dolcezza: «Tu sei la distrazione di massa più bella che io abbia mai visto», riconoscendo il valore della relazione, ma anche la sua inevitabile conclusione.

La risposta di Chiara Ferragni

A poche ore dall’uscita del brano, Chiara Ferragni aveva già espresso il suo disappunto tramite due storie su Instagram, dove ha accusato Fedez di sfruttare il momento per alimentare la narrazione mediatica. Definisce la canzone una “finta canzone romantica, priva di sincerità” e un “atto violento” verso di lei, considerando i dieci mesi difficili che hanno attraversato. Chiara ha chiesto di essere lasciata fuori dai “giochi mediatici”, ribadendo il suo desiderio di pace e tranquillità per sé e per la sua famiglia.

“Allucinazione collettiva”, il testo completo

Ehi
Fatti viva
È stata solo un’allucinazione collettiva

Notte d’Agosto vomito inchiostro
Penso al tuo volto e non ti riconosco
Eppure fa male (Eppure fa male) eppure ricordo (Ehi, ehi)
Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio
Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio
Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto (che cazzo di spreco)
Valori e ideali, perle ai maiali
I nostri cazzi messi in Piazza Affari
La nostra è una gara a chi corre ai ripari
Finché magistrato non ci separi
Ricordi Sanremo si è tinta di nero per una vicenda di cronaca Rosa
Tu che mi butti fuori di casa e io che butto il blister del Prozac
Hai visto i tuoi amici? Sono yes man
Saranno felici senza di me
Sono parassiti, niente di che
Io odiavo loro ma amavo te

Ed io mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta
Se fossi stato un altro me
Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia
(È nero l’abito da sposa)
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce
La vita ferisce
Il tempo lenisce
L’amore sparisce
Ma non si capisce

Scappo dai problemi agli occhi degli altri sembra che penso solo a divertirmi
Sento un corpo che sanguina forse è a un passo dagli inferi
Fisso questo foglio vorrei ma non voglio
Ficcarmi nel culo quel cazzo di orgoglio
Dimmi che è un incubo
Mascherato da sogno
Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho
Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più
Vorrei cancellare tutta questa merda
Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla
E anche io di cazzate ne ho fatte un po’ troppe
Abbiamo vinto un concorso di colpe
Sbagli se pensi che non ho mai amato
Per te avrei ucciso ma tu mi hai fermato
I buchi allo stomaco che mi son fatto
Per tutto lo schifo che ho accumulato
La gente festeggia sulla tua carcassa mi chiedo alla fine che cosa hanno vinto
Tu sei la distrazione di massa più bella che io abbia mai visto.

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