Quanto guadagna un parcheggiatore abusivo a Napoli? Il quotidiano partenopeo Il Mattino ha intervistato a questo proposito uno dei più anziani rappresentanti di questa particolare categoria di lavoratori che fa questo mestiere da circa 35 anni. E la risposta lascia senza parole.
Leggi anche: Blocchi stradali e case occupate, cambia tutto. “Finita l’era dei sit-in blocca traffico e delle occupazioni abusive”
“Arrivo ad orari prestabiliti, quando so che inizia il movimento. – racconta il parcheggiatore abusivo – Non vado via finché c’è qualcuno che ha bisogno dei miei servizi perché la gente si fida di me. E non manco mai, col sole o con la pioggia, se ci sono 40 gradi o se la temperatura va sottozero, le persone sanno che io ci sarò. E devo esserci. È il mio lavoro. Chiedo al massimo un caffè, con gentilezza. Io stesso dico ai miei figli che se un parcheggiatore chiede loro cinque, dieci euro, è meglio pagare senza fare storie. Quelli che fanno così sono violenti, senza legge, senza rispetto. Meglio pagare che rischiare. Ecco, questi soggetti rappresentano il male del nostro mestiere. Prima che arrivassero loro stavamo tutti tranquilli e la gente ci voleva bene”.
Parla il parcheggiatore abusivo: “Ecco quanto guadagno”
“A me i camorristi non hanno mai chiesto soldi e io non pago per stare qua. – nega che la camorra gestisca il business dei parcheggiatori abusivi – Certo, di tanto in tanto mi chiedono di intercedere per avere appuntamenti da qualcuno dei tanti professionisti che gravitano attorno alla mia zona e io non mi sono mai tirato indietro. Anche perché so di avere porte aperte. Si tratta di professionisti ai quali, fin da quando avevo sedici anni, garantisco correttezza e puntualità”.
“Noi offriamo servizi che nessun altro in città è in grado di offrire. Avere la sicurezza di lasciare l’auto senza il dilemma quotidiano del parcheggio, non ha prezzo; vivere con la certezza che nessuno la ruberà o la danneggerà, offre una impagabile serenità. Chi altro si sacrifica per offrire servizi analoghi? Nessuno, ecco perché siamo necessari”. Poi conclude sostenendo di guadagnare fino a 1.400 euro al mese “esentasse, è così che faccio mangiare la mia famiglia”.